“Dopo aver atteso tre ore in aeroporto a Malpensa, mio figlio si è imbarcato sul volo di linea Alitalia delle 7, che sarebbe dovuto atterrare a Fiumicino per le 8:10. Il volo, sul quale non è stato effettuato alcun distanziamento tra un passeggero e l’altro (cosa che non consentiva, apparentemente, il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra una persona e l’altra) è decollato alle 9:43. Ne consegue che un volo sostanzialmente pieno è stato tenuto fermo, con tutti i passeggeri dentro, per due ore e tre quarti, aumentando ulteriormente le possibilità di contagio già accentuate dal fatto che non vi fosse distanziamento tra i passeggeri. Chiedo ad Alitalia, agli enti che vigilano sul trasporto aereo e alle altre autorità preposte se questo comportamento sia conforme alle misure che sarebbe necessario adottare nel momento critico che sta attraversando il paese: ma più in generale, e perciò a prescindere dal caso specifico, chiedo ad Alitalia di far conoscere con trasparenza gli standard di sicurezza che si è data, e che sta applicando in questi giorni, per garantire ai nostri concittadini l’incolumità durante gli spostamenti che essi fanno per le ragioni che tuttora la legge consente. Insieme a me lo chiedono Riccardo Magi, deputato di Radicali +Europa Centro Democratico, e Michele Usuelli, consigliere regionale della Lombardia di +Europa Radicali. Nell’annunciare che sul tema proporremo interrogazioni nelle assemblee di rispettiva appartenenza, restiamo in attesa, per conto dei cittadini che rappresentiamo, di una vostra risposta”.