ROMA – Distanziometro a 500 metri su tutto il territorio comunale, ma solo per le nuove aperture: queste le principali modifiche al regolamento capitolino sui giochi, votate nel consiglio comunale di questo pomeriggio. La delibera presentata dalla consigliera Seccia (M5S) e altri firmatari, spiega Agipronews, è passata con voto unamime: 29 i consiglieri presenti, assenti solo gli esponenti del Pd. Il provvedimento supera la disciplina approvata nel 2017, che stabiliva per le attività di gioco un distanziometro differenziato entro il quale erano vietate le nuove aperture: 350 metri dai luoghi sensibili (scuole, luoghi di culto, ospedali, ecc) all’interno dell’anello ferroviario, 500 metri al di fuori. La delibera odierna chiarisce anche che il rispetto del distanziometro non si riguarda le attività già esistenti, ma un emendamento all’articolo 14 specifica che tale salvaguardia si applica “salvo diversa disposizione di legge”. Sara Seccia ha spiegato in aula il significato politico dell’emendamento: «Oggi non possiamo agire retroattivamente, ma se in futuro il Governo decidesse di intervenire con una legge retroattiva che faccia rientrare anche tutte le attività nel distanziometro, allora ci adegueremmo». Un altro emendamento va a colmare una lacuna del regolamento, laddove specifica che la distanza dai luoghi sensibili si calcola secondo il “percorso pedonale più breve” dall’ingresso del luogo sensibile all’ingresso del punto di gioco. Infine, la delibera votata oggi restringe ulteriormente la possibilità delle sale di pubblicizzare la propria attività, sia all’interno che all’esterno del locale.