Domani 19 novembre al Campo Cappuccini un torneo di calcio a 5.Tutte le maglie delle squadre coinvolte riporteranno un articolo della Convenzione. Previsti, inoltre, momenti di animazione e un laboratorio di sensibilizzazione
A Palermo i bambini scendono in campo per celebrare il protagonismo, il coinvolgimento e i diritti dei minori. A 30 anni da quel 20 novembre del 1989 in cui venne approvata la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Save the Children, con il supporto di SottoSopra Palermo, Movimento giovani per Save the Children, organizza alla Zisa il “torneo dei diritti” di calcio a 5, che coinvolgerà bambini e bambine di alcune scuole e associazioni territoriali. L’appuntamento sportivo/ludico, in programma martedì 19 novembre dalle 15 alle 18 presso il Campo Cappuccini di via dei Cipressi 260, rientra nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Palermo per il mese dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in collaborazione con Rai Ragazzi, che vedranno il culmine lunedì 25 novembre con il concerto dei cori e delle orchestre giovanili al Teatro Massimo.
Il torneo di calcetto, organizzato da Save the Children – l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro – prevede 8 squadre, ognuna con un massimo di 10 giocatori tra gli 8 e i 10 anni e un proprio colore di maglia. Ogni piccolo calciatore sarà portavoce di uno specifico diritto, dalla non discriminazione all’ascolto delle opinioni dei minorenni, al loro superiore interesse. Tutte le maglie, infatti, avranno impresso un articolo della Convenzione Onu sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Durante le gare, contemporaneamente, si svolgeranno momenti di animazione e musica con i giovani del Centro Tau e del gruppo Sottosopra Palermo, e un laboratorio di attività di sensibilizzazione sui temi della Convenzione.
La celebrazione non rappresenta un momento puramente simbolico, ma serve a ricordare quanto ancora debba essere fatto per i bambini e gli adolescenti anche nel nostro Paese, dove si è disinvestito sulle politiche sociali e sull’infanzia e la povertà educativa è una piaga in continua crescita. Nello specifico in Sicilia oggi il 34,3% dei minori, più di 1 su 3, vive in condizioni di povertà relativa, la dispersione scolastica si attesta sul 22.1%, unica regione insieme a Calabria e Sardegna a superare il tetto del 20%, il 71.9% degli edifici scolastici è privo del certificato di agibilità, più di due minori su 3 non aprono un libro durante l’anno (68.9%) e l’Isola svetta in negativo con il suo 34.4%, il dato più alto in Italia, per minori che non fanno sport.
Un Paese sempre più “vietato ai minori”, in cui i cosiddetti NEET (Not in Emplyement, nor in Education and Training) sono in Italia 1 su 4 tra i giovani 15-29enni (23,4%), ma la Sicilia si attesta sulla percentuale più alta, raggiungendo il 38.6%, cresciuta di 6.1 punti rispetto a dieci anni fa[1].
“L’iniziativa, seppur sotto forma di momento ludico-sportivo, punta a sensibilizzare adulti e ragazzi sull’importanza e sull’attualità della Convenzione Onu, emanata 30 anni fa, che mette in primo piano i minori in quanto titolari di diritti e soggetti attivi ma che deve ancora essere pienamente applicata perché molto ancora deve essere fatto per garantire i diritti di tutti i bambini e le bambine. Il lavoro di tante organizzazioni del terzo settore, delle istituzioni locali e del Garante dell’infanzia e adolescenza del Comune di Palermo confermano l’impegno volto alla concreta e quotidiana applicazione della Convenzione”, spiega Alessio Fasulo, referente dei programmi di Save the Children in Sicilia.