Settecento anni prima di Cristo, una Colonia di Rodioti (Lindos), mista a Cretesi, si parti’ dalla natia Rodi e venne a stabilirsi sulle coste meridionali della Sicilia, dove fondo’ la citta’ di Gela (689 A.C ). Un secolo piu’ tardi,583 A.C., a causa di lotte politiche interne, un gruppo di Rodioti si stacco’ dalla colonia primigenia e ando’ alla ricerca di un luogo dove fondare una nuova Citta’.
Arrivati sulle rive del fiume Acragas,trovarono le migliori condizioni, per la vita di una comunita’, nell’altipiano roccioso della “Civita” che domina le pianure circostanti e un braccio di mare dal vasto orizzonte. Il clima eternamente primaverile, le chiare e fresche acque sgorganti dalle innumerevoli sorgenti e la posizione, erano un invito a restare. E restarono infatti! Nacque cosi’ quella grande Citta’ alla quale i fondatori Aristoneo e Pistillo,attribuirono il nome di Acragas che rispecchiava la natura ( la mia Citta’ oggi Agrigento) del sito Acra che vuol dire altura e gas la terra.
Presto la Citta’ prospero’ tanto da divenire una delle piu’ grandi della Magna Grecia(200 mila abitanti) piu’ bella di quella che lasciarono. La piu’ bella Citta’ dei mortali. Costruivano come se non dovessero morire mai e mangiavano come se dovessero morire l’indomani. Nella Valle dei Templi di Agrigento c’e’ il tempio dedicato alle Divinita’ Chtonie (molto venerate a Rodi) dove sullo spigolo si puo’ ammirare un rosone, simbolo di Rodi.
La Fijet (federazione Internazionale giornalisti e scrittori del turismo) quest’anno nel mese di Ottobre ha organizzato il 65° congresso nell’isola di Rodi. Il simbolo di Rodi e’ la farfalla, del lepidottero ha il senso della liberta’ che ti instilla, una bellezza soave, un tocco leggero che pero’ ti lascia il segno. La valle delle farfalle si estende in una superficie di 60 ettari ed e’ un’area protetta dove in estate affollano il sito di Petalous , unica al mondo. L’isola è gioiosa e accogliente dai mille colori, basse casette dei pescatori dalle diverse tonalita’ pastello, barchette da pesca e da turismo che ondeggiano agli ormeggi, bancarelle che vendono amuleti, gioielli, artigianato, pescatori con il pescato del giorno con le reti che ancora luccicano di mare.
Quando entrerai nel cuore di Rodi potrai trovare abbigliamento ma anche oggettistica che ti “parlano” di Grecia. Rodi e’ come una bella donna che sulle prime, appare “ostica” e piu’ difficile da conquistare, ma una volta conosciuta si svelera’ nella sua essenza e ti entrera’ sotto pelle. Ti conturbera’ con i suoi colori e sapori e ti affascinera’ con la bellezza del suo territorio fatto di mare incredibilmente blu, dove le barche ancorate sembrano magicamente sospese in aria e galleggino sul nulla.
Emozionante per le sue bellezze e le tante storie che i luoghi sanno raccontare. Siti archeologici unici. Crocevia di culture e genti,porto fondamentale per i commerci antichi. Qui la natura e’ stata sapientemente e rispettosamente plasmata dall’opera dell’uomo, tra le rocce ancora riecheggiano le leggende e i racconti Greci.
Data la sua orgogliosa pretesa di essere l’isola del Colosso (alto 32 metri) una delle sette meraviglie del mondo antico (distrutto da un terremoto nel 3 secolo A.C.), opera di Carete di Lindos, verra’ ricostruito da un team internazionale di architetti (Italia, Spagna, Regno Unito):antisismico, ospitera’ un museo, ristoranti, biblioteche. E’ previsto, un obiettivo ambizioso, ricostruire il monumento dedicato al Dio Sole alto 120 metri con un costo di 250 milioni di euro.
A Rodi e Lindos ci sono luoghi di incredibile bellezza,che meritano una visita anche solo di passaggio, dove ancora riecheggiano le leggende e i racconti degli scrittori antichi. Per chi sa acoltare!
Dedicato al mio Papa’ che mi ha insegnato ad amare l’archeologia Greca.
Margherita Arancio