I sottoscritti Avv.ti Salvatore Rosa e Giovanna Angelo, difensori del sig. Giacobbe Salvatore, ritengono doveroso comunicare ed evidenziare gli ulteriori sviluppi relativi all’operazione Arthemisia, alla luce delle statuizioni contenute nelle motivazioni rese dal Tribunale del Riesame di Palermo sull’istanza avanzata dal sig. Giacobbe.
Secondo il Tribunale “le acquisizioni istruttorie non sono idonee ad integrare, nei confronti del sig. Giacobbe, un quadro indiziario caratterizzato dal requisito della gravità prescritto dall’art. 273 c.p.p., difettando e risultante mancante la prova di un accordo corruttivo con il Lo Sciuto.
Evidenzia inoltre il Collegio, in sede di riesame dell’ordinanza di custodia cautelare, che la condotta contestata al Giacobbe difetta ed è mancante, in ogni caso, del requisito dell’urgenza richiesto per l’applicazione della misura cautelare”.
Il Tribunale, oltre all’incompetenza territoriale del Giudice, ha dunque ritenuto, nel merito, che ” non sia stata raggiunta la dimostrazione, nemmeno in termini di probatio minor, della sussistenza di un accordo corruttivo, evidenziando, nello specifico, l’infondatezza del quadro accusatorio contestato al Giacobbe”.