Ero da poco laureato, “praticante Procuratore”, come allora si diceva, quando mi venne per la testa di redigere uno “Stupidario legislativo della Repubblica Italiana”.
Anche allora, senza tuttavia esagerare, materiale da utilizzare a tal fine non mancava.
Si trattava per lo più, o così mi parve, di residuati, divenuti un po’ ridicoli, di norme risalenti al secolo XIX o addirittura alle legislazioni preunitarie.
Ricordo, infatti, che l’idea mi venne proprio pescando una legge, risalente certamente a moltissimi anni prima, relativa ai “piccioni viaggiatori”, mezzo di trasmissione di messaggi di Comandi Militari.
Ce n’era di cotte e crude. Ad esempio il divieto di alzare nei pressi delle “piccionaie” antenne radio tali da ostacolare o deviare il volo dei piccioni. E, poi, la prescrizione ai Reali Carabinieri di “passare per le armi” i piccioni privi del prescritto bollo di latta allo zampino, considerati “di ignota provenienza”.
Il mio progetto rimase tale, benchè la raccolta del materiale promettesse assai bene.
Se avessi saputo impegnarmi a fondo sarei stato però travolto non dal ritrovamento di leggi obsolete, ma dal sopravvenire di ben più assurde bojate nuove di zecca.
Del resto, una autentica bojata (o, se si preferisce, baggianata, cazzata etc.) fu, tra le tantissime altre, la legge che qualche anno fa, redatta da una Commissione Parlamentare presieduta, se non erro, dal leghista Calderoli, di professione odontotecnico, legge di cui fu scritto sui giornali con clamore che “abolì” quarantunomila leggi obsolete ed inutili.
Ma oltre che inutili, addirittura balorde e ridicole erano molte delle abrogazioni forse aggiunte alle altre per “far numero”.
Tra di esse ricordo bene, l’abrogazione della legge che stanziava la somma di lire 500.000 per la dote della figlia di Vittorio Emanuele II che andava sposa al Re del Portogallo. “Legge provvedimento” tale cioè da non costituire una “norma”, ma da esaurire ogni suo valore con la sua esecuzione.
Anche l’onorevole odontotecnico credo sapesse che non si poteva pensare che si continuasse a costituire doti per altre figlie di Vittorio Emanuele (che pure sembrava ne avesse moltissime nelle zone alpine in cui il “Padre della Patria” andava a caccia).
Ma non basta. Tra le leggi abrogate furono incluse anche talune delle leggi risalenti ai primi anni dell’Unità, che erano e sono fondamentali per il funzionamento dello Stato, per i Lavori Pubblici etc.
Erano “vecchie” ed all’onorevole odontotecnico leghista piaceva la novità. Così le incluse tra le quarantamila. Successe un gran casino.
Allora si ricorse ad un’altra incredibile baggianata legislativa. Con un decreto legge si soppresse “l’efficacia abrogativa” della legge di “svecchiamento legislativo” relativamente alla tale e talaltra legge.
Il “vandalismo legislativo” non è dunque un male ascrivibile all’ignoranza solo di questo Governo e di questa maggioranza. Del resto l’on. odontotecnico era ed è autorevole Parlamentare della Lega. E dire che per demonizzare Berlusconi sono andati a tirar fuori le più stravaganti cavolate, invece delle sue “perniciose amicizie”. Anche con pericolosi odontotecnici.
Ora l’idea di una “gogna mediatica” degli autori delle cazzate legislative è un utile ed urgente mezzo di difesa. Così, ad esempio, il cittadino che venga alle prese, che so, con l’inesprimibile pensiero giuridico del genio dell’on. Carfagna, della “costrizione mediante persuasione”, potrebbe subito, consultando l’indice del grosso volume, sincerarsi che la norma esiste sul serio ed è inclusa nello “Stupidario legislativo” e che non si tratta di un abbaglio o di uno scherzo.
Io non posso permettermi di affrontare un’opera simile. Avrei dovuto non tirarmi indietro diversi anni fa.
Ed attrezzarmi convenientemente con collaboratori pazienti e validi, schedari, computers etc.
Speriamo che qualcuno lo faccia. Almeno questo i Vandali se lo meritano.
Mauro Mellini