Come sempre partiamo dalla terra e dalle nostre comunità, per far conoscere e riconoscere un cibo che risponda ai criteri della qualità secondo Slow Food. In ogni laboratorio è prevista una degustazione comparata dei prodotti per analizzare la differenza organolettica tra un cibo industriale e uno che “profuma d’identità”. Obiettivo è valorizzare le alleanze territoriali e ovviamente incentivare le economie di piccola scala.
L’iniziativa è frutto della collaborazione dell’associazione della chiocciola con la rivista Pizza e Pasta Italiana, da 30 anni il magazine di riferimento per chi lavora nel comparto pizza. I focus della Fucina della Pizza sono gli ingredienti: farina, lievito, farciture, mozzarella, olio, e i possibili abbinamenti con il vino o la birra: i laboratori sono condotti da Antonio Puzzi, curatore del libro Pizza – una grande tradizione Italiana, di Slow Food Editore, e docente della nuova edizione del Corso in Pizza Culture.
Non solo, alla Fucina della Pizza si parla di attrezzature professionali e dell’utilizzo dei social media per la ristorazione e, vista la vicinanza geografica, spazio al Parmigiano Reggiano, una delle eccellenze italiane più apprezzate e diffuse nel mondo.