MATEMATICA, LA FISICA,
LA FILOSOFIA, LA PSICOLOGIA
AD ALTO LIVELLO PARLANO
LO STESSO LINGUAGGIO”
La fisica delle particelle giunge ad una comprensione comunicativa dell’ambiente, della natura, delle cose e soprattutto di come gli oggetti interagiscono tra loro e si predispongono anche a venire verso di noi.
Se tale comprensione è propizia ed ottimistica avremo particelle (eventi positivi); se la comprensione è fallimentare o pessimistica attiriamo eventi negativi.
Dopo la scoperta di Thomson il mondo (una piccola parte del mondo) cambiò la comprensione della realtà in modo così totale, così completo, partendo dalla visione di quanto appariva prima e appare ora in relazione alla realtà subatomica.
Potremmo dire che il mondo della materia si fondi sui quark, leptoni, ghioni, bosoni virtuali.
L’elettrone è un’ onda che vibra, e la comprensione di questo non è consentita nella vita quotidiana di un essere umano che vive la percezione della usuale realtà.
Dal momento che gli elettroni sono capaci di determinare e condividere caratteristiche uguali, anche a diverse distanze (esempio: elettrone diviso ove una parte inverte il giro e determina l’inversione dell’altra parte a distanza).
La materia intorno a noi è piena di tante cose. Alcune riusciamo a determinarle con facilità.
Esempio: le onde radio presenti in una stanza che diventano udibili attraverso la trasformazione di un apparecchio radio.
I fotoni di luce che apparentemente spariscono nel momento in cui spengiamo la luce.
In realtà smettono di vibrare e pertanto diventano bui.
Il suono vibrante di un violino emette delle onde sonore che, una volta smesso di suonare, non si odono, più ma restano presenti nello spazio intorno a noi, non udibili perché non vibranti.
I tre esempi che ho portato sono una piccola parte delle innumerevoli particelle che riempiono lo spazio intorno a noi (dal momento che nulla si crea e nulla si distrugge) che formano un legame senza soluzione di continuità tra noi e l’ambiente.
Alla luce di quanto sopra possiamo capire un po’ di più come la nostra disposizione ottimistica incide sull’ambiente e provoca il manifestarsi di reazioni positive.
E come la nostra disposizione negativa e pessimistica inciderà sicuramente provocandoci cose negative e fallimenti.
Pertanto possiamo concludere che il pensare costruttivo, l’essere proiettati verso un futuro positivo non è un luogo comune o un andazzo popolare, ma un assioma scientifico fisicamente provabile.
Il Professore
Francesco Pesce