Dopo la richiesta d’incontro con il Prefetto di Agrigento, a intervenire sulle vicende che riguardano la Global Security International, Istituto palermitano che opera nel settore della Vigilanza Privata, è nuovamente l’Unione Sindacale di Base che a firma del suo Dirigente, Aldo Mucci, ha inviato una nota alla Prefettura di Palermo, proclamando lo stato di agitazione dei dipendenti che da diversi mesi non si vedono corrisposti gli stipendi.
Le vicende che riguardano la G.S.I., purtroppo, non si limitano ai soli aspetti della mancata retribuzione degli stipendi dei dipendenti.
Il sindacato, con la sua nota indirizzata al Prefetto di Palermo, Avv. Antonella De Miro, evidenzia come i lavoratori addetti alla vigilanza vengono utilizzati presso strutture non autorizzate dalla stessa Prefettura, stigmatizzando inoltre che nonostante la G.S.I. “ha provveduto all’assunzione di nuovi lavoratori,i quali a nostro avviso (dell’Unione Sindacale di Base – ndr) riceveranno lo stesso trattamento”.
Come correttamente riporta la nota, non va dimenticato che l’Istituto di Vigilanza, nonostante non avesse corrisposto ai lavoratori le mensilità relative ai mesi di Settembre Ottobre Novembre Dicembre 2018, aveva proceduto a nuove assunzioni, non rinnovando poi i contratti ai lavoratori aventi diritto alle retribuzioni di cui sopra.
“Nel ritenere l’azienda responsabile di una serie di gravi violazioni amministrative quali l’omissione di comunicazioni, l’impiego di guardie giurate in modo non conforme al Testo unico della legge di pubblica sicurezza” – si legge nella nota – (l’USB – ndr) proclama lo stato di agitazione dei lavoratori del lavoratori Global Security International SrL iscritti al sindacato scrivente” chiedendo “in relazione alla decisione di proclamare, su questi punti, uno sciopero degli operatori della Global Security International SrL, previo esperimento del tentativo di conciliazione con le controparti in indirizzo interessate, come previsto dalle disposizioni normative in materia di sciopero”.
Sulle vicende che riguardano l’istituto di vigilanza palermitano – oltre agli aspetti relativi alle gravi violazioni amministrative e l’impiego di guardie giurate in modo non conforme al Testo unico della legge di pubblica sicurezza – sarà necessario far chiarezza sui veri responsabili della società, sui cui nomi regna la più totale confusione, alimentando così il sospetto che a tirare le fila (e le eventuali sorti) dell’azienda, non siano i responsabili ufficiali della stessa.
Spero solo che adesso si muova chi,di competenza,e che non si giri più dall’altra parte.
Cmq mi fa piacere vedere che il Sig. Mucci ha capito che in certi tavoli,con certe persone,non ci si siede a mangiare.
Comunque, e parlo x esperienza, lo sciopero non è nel dna del siciliano, e se i dipendenti vogliono salvare i loro stipendi gli conviene dimettersi x giusta causa e chiedere, con decreto ingiuntivo urgente il sequestro di tutti i conti correnti della GSI e della SICURGEM (nella carta il propietario della prima e amministratore unico della seconda è Daniele Scrimali) con una piccola parte di un’altro collaboratore, un certo Galluzzo Danilo.