Nel 2016, nell’ambito dell’azione di contrasto alle attività criminose dedite al trafugamento e alla successiva immissione nel fiorente mercato clandestino di beni culturali di rilevanza storico artistica, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari recuperavano un antico dipinto su tavola del XV sec raffigurante San Leonardo, rubato oltre quarant’anni fa dalla Chiesa di San Luca Abate di Armento (PZ).
Il monitoraggio delle piattaforme web dedicate alla commercializzazione di opere d’arte ha rivolto l’attenzione su un’asta pubblicata da una nota casa d’aste ligure in cui veniva proposta, per soli tre giorni, la vendita del dipinto, censito tra le opere da ricercare della Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti.
All’epoca, le immediate indagini avviate dai militari del Nucleo a seguito della segnalazione pervenuta dall’allora Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio e del Polo Museale Regionale della Basilicata e coordinate dalla Procura della Repubblica di Genova, hanno consentito di bloccare in tempo l’asta che avrebbe destinato il bene d’arte probabilmente oltre confine, compromettendo definitivamente la sua rintracciabilità.
Il secolare esemplare di arte pittorica – costituito da una tavola con cornice dorata, soggetto alle forme di protezione dettate dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, era stato sequestrato ed esaminato dagli esperti tecnici delle strutture periferiche del MiBAC che ne avevano rilevato le uniche ed irriproducibili peculiarità iconografiche ed esecutive, riconducendolo inequivocabilmente al dipinto asportato nella notte tra il 23 ed il 24 gennaio 1972 dalla Chiesa di San Luca Abate di Armento (PZ). Dopo una restituzione simbolica avvenuta nel 2016, la tavola, al termine del lungo intervento di restauro necessario a causa delle precarie condizioni di conservazione degli ultimi quarant’anni, verrà definitivamente restituita alla Comunità di Armento, alla presenza delle Autorità religiose, civili e militari.
L’iniziativa, che conferma la pluriennale fruttuosa collaborazione tra CEI e MiBAC nell’alveo della sinergia che, parimenti, caratterizza l’operato delle Soprintendenze, degli Uffici diocesani per i beni culturali e l’edilizia di culto e delle articolazioni territoriali del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, vuole focalizzare l’attenzione sul fenomeno dei furti e dei danneggiamenti in danno di chiese e luoghi di culto ove la fragilità del patrimonio culturale è ulteriormente messa a repentaglio dalla fruizione devozionale e liturgica dei beni ecclesiastici.
L’evento rappresenta, infine, un’ulteriore qualificata occasione per sostenere le attività di catalogazione del patrimonio culturale ecclesiastico, da tempo promosse dalla CEI, e per diffondere i consigli contenuti nella pubblicazione “Linee guida sulla tutela dei beni culturali ecclesiastici” realizzata, nel 2014, dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto.