Europol ha coordinato l’operazione internazionale Tarantelo, condotta dalla Guardia Civil spagnola con il sostegno delle autorità francesi, italiane, maltesi e portoghesi
• Sono stati sequestrati più di 80.000 chili di tonno rosso illegale e si stima che la rete abbia commercializzato oltre 2 500 000 kg all’anno
• Diversi casi di avvelenamento sono stati rilevati a causa delle condizioni antigieniche in cui il pesce era immagazzinato
L’operazione Tarantelo è iniziata quando la Guardia Civil spagnola è stata informata di alcune irregolarità legate alla pesca del tonno rosso nel Mar Mediterraneo. Le indagini hanno rivelato che l’attività commerciale si è svolta in Spagna, ma i tonni sono stati importati nel paese attraverso i porti francesi. I tonni furono catturati in acque maltesi e italiane. Mentre i maltesi venivano introdotti usando i documenti della pesca legale e delle fattorie autorizzate, i pesci catturati nelle acque italiane arrivarono in Spagna senza documenti, né controlli
Il mercato nero del tonno rosso è il doppio di quello legale.
Il mercato nero del tonno rosso ammonta a 2 500 000 chilogrammi all’anno e si stima che abbia fruttato ai criminali almeno 5 euro di profitto al chilo: ciò significa che hanno guadagnato illegalmente 12 500 000 euro. Il volume di questo commercio illegale è il doppio di quello legale, stimato in 1 250 000 kg.
Un reato contro la salute dell’uomo.
Gli affari del tonno sono collegati direttamente alle frodi alimentari, alle frodi documentali e alle frodi contro la salute umana. I principali rischi per la salute dei consumatori erano dovuti alle condizioni antigieniche in cui il pesce veniva trasportato e immagazzinato. A volte i pesci venivano nascosti sott’acqua dopo essere stati pescati, in attesa di essere trasportati. In quel processo di consegna la catena del freddo è stata rotta più volte, il che ha consentito l contaminazione del tonno, aumentando il rischio per il consumatore finale.
Il sostegno di Europol è stato decisivo per il successo dell’Operazione Tarantelo sin dall’inizio, non solo fornendo un supporto all’analisi, ma fornendo anche consulenza permanente e consulenza da parte di esperti in materia di criminalità ambientale e sono stati programmati diversi incontri per lo scambio di informazioni. Nel giorno dell’operazione, due uffici distaccati sono stati resi operativi in Italia e Spagna, unitamente all’Universal Forensic Extraction Devices (UFED). Infine, la Guardia Civil spagnola ha arrestato 76 sospetti e effettuato 49 perquisizioni. Inoltre, la polizia ha sequestrato oltre 80.000 chili di tonno rosso illegale, oltre a mezzo milione di euro in contanti e sette veicoli di lusso. In Italia, i Carabinieri del NAS hanno effettuato 23 ispezioni e identificato 45 persone, hanno riferito un individuo e sequestrato 541 chili di tonno e una documentazione pertinente. In Portogallo, l’ASAE ha effettuato un’ispezione comprendente diverse relazioni amministrative e lo studio della documentazione pertinente.