Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Roland Guy Zamble, 18enne della costa d’Avorio, che ovunque in Italia, stando alla normativa pubblicata sul sito del Ministero dell’Interno, avrebbe diritto allo studio. Ovunque, tranne che ad Agrigento, città che si voleva candidare a capitale della cultura. Secondo quanto affermato dal giovane Roland Guy Zamble nella lettera indirizzata alla preside del liceo Leonardo di Agrigento, dott.ssa Ierna, lo stesso, dopo essersi apparentemente iscritto al suddetto liceo, scopre che il suo nome non compare nell’elenco. Se rispondesse a verità quanto affermato da Roland Guy Zamble, non soltanto di diritto allo studio dovremmo parlare, ma anche di dovere. Il dovere da parte di chi preposto di studiare quantomeno le norme in materia…
LETTERA APERTA
Mi chiamo Zamble Guy Roland. Ho 18 anni, provengo della costa d’Avorio ed attualmente risiedo a Realmonte. Mi trovo in Italia da 2 anni, da quando vivo qui il mio più grande sogno è sempre stato di studiare. Nelle diverse città in cui ho vissuto ho sempre avuto la possibilità di studiare e sono riuscito a prendere il diploma di terza media. Qui a Realmonte sono in un centro SPRAR per adulti, ho chiesto di continuare a studiare, ho chiesto di studiare le lingue.
Qualche settimane fa mi sono presentato al liceo scientifico Leonardo dove si studiano le lingue, cioè linguistico, con il mio professore di italiano L2 della mia comunità Acuarinto. Apparentemente sono riuscito a fare l’iscrizione: “tutto a posto, sei iscritto, chiamateci per sapere in quale corso frequenterà”. Immediatamente ero felice, finalmente il mio sogno stava per iniziare e per la felicità sono andato a comprare dei vestiti e le scarpe nuove con i pochi soldi che avevo a disposizione. Per essere ben presentabile al liceo.
Lunedì 10 settembre sono andato al liceo scientifico Leonardo di Agrigento: il mio primo giorno di scuola vera!
Entro e mi rivolgo al bidello che mi indica la mia classe “ vai lì, in 1°AL, a destra, sei iscritto lì” mi ha detto. Entro in classe e saluto tutti i compagni di classe. E poco dopo iniziamo presentarci, mi chiedono il nome, da dove vengo, sono tutti molto cordiali con me, sono davvero contento. La professoressa di tedesco ci spiega come farà le lezioni, poi quella di italiano, che spiega che il liceo è molto diverso dalle scuole medie inferiori. Ma ecco che arriva la sorpresa: il mio nome non compare nell’elenco.
Ma come mai? Io ho fatto l’iscrizione, il 20 agosto, e mi hanno detto che non c’era nessun problema, mi hanno pure fatto visitare la biblioteca, i bidelli mi hanno accolto con piacere, scherzando sul colore della mia pelle…
Così insieme al mio professore del centro mi reco subito in presidenza e mi viene spiegato che essendo io maggiorenne, non potevo frequentare la scuola statale normalmente come gli italiani. Ma perchè non l’hanno detto prima? Perchè mi hanno iscritto? Perchè non hanno chiamato il mio professore e gli hanno detto “mi scusi ci siamo sbagliati”, lui aveva lasciato il suo numero di telefono. Mi hanno illuso, hanno fatto partire il mio sogno e poi lo hanno affondato.
Io mi sono informato, e ho saputo che la prefettura sostiene che il diritto allo studio deve essere garantito agli immigrati come me, anche se ho 18 anni. Gli immigrati possono frequentare la scuola statale italiana, ma non per la preside del liceo Leonardo di Agrigento.
È la prima volta che mi succede questo. Sono stato rifiutato a liceo scientifico Leonardo di Agrigento. Lo studio è tutto per me.
Roland Guy Zamble