Ma certo, usciamo dall’ONU, altre idee? Meglio di no. Che si metta “pausa”, magari anche “rewind”.
“In Italia sono aumentati gli episodi di razzismo e violenza contro migranti, africani e Rom” ha annunciato da Ginevra come un anatema Madame Michelle Bachelet, neo Alto Commissario ONU ai diritti umani. Ma va? Avevamo bisogno di lei per saperlo? Perché? Negli altri paesi europei cosa succede di diverso? Non facciamoci confondere dal nome dalla gallica consonanza, la signora è cilena, figlia di Alberto Bachelet, un grande fedele di Allende. Curriculum perfetto o quasi. Ora c’è chi specula su episodi della sua vita. Una bassezza nella quale non intendo farmi trascinare.
Vorrei semplicemente capire se qualcuno ragiona lassù nelle alte sfere. L’Italia accoglie profughi o migranti che dir si voglia, immigrati economici, clandestini che sperano in una vita migliore… e dopo anni, ora che abbiamo un governo “a vanvera”, siamo condannati? Già ci siamo in mano ad una classe dirigente che non sa dove va ma che è bravissima a strillare come al mercato del pesce. Ora ci si mette anche la Bachelet? Ma per favore… I ministri austriaci della destra neonazista posti lì dopo le elezioni del dicembre 2017 sono dei chierichetti?
Ora la Signora Bachelet vuole mandare una commissione in Italia ed una in Austria per le dovute verifiche?
Noi siamo condannati ad un governo a vanvera ma l’ungherese Orban, il polacco Andrzej Duda ed anche il governo Macron che ha sulla coscienza la giungla di Calais ed un numero improbabile di respinti o abbandonati? Vogliamo parlare dei minori allo sbando?
In Italia sta salendo il razzismo. I campanelli d’allarme non erano suonati? Si poteva evitare il populismo in Italia? Certo che sì.
Vogliamo parlare anche delle recenti elezioni in Svezia?
E se invece di lanciare anatemi si cominciasse a ragionare? Perché a questo ritmo aumenta ancora il suono dei tacchi.
Luisa Pace