Nel corso della mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Rimini hanno rintracciato a Pesaro e tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rimini su richiesta della locale Procura della Repubblica, un 29/enne di origini riminese, resosi responsabile del reato di atti persecutori nei confronti della ex compagna.
Il provvedimento cautelare, emesso dal GIP del Tribunale di Rimini su richiesta del Sostituto Procuratore titolare del fascicolo processuale, scaturisce dal perdurare di una serie di comportamenti vessatori da parte dell’uomo nei confronti della sua ex fidanzata, una giovane ragazza 25/enne riminese, finalizzato a costringere la donna a riallacciare il rapporto sentimentale interrotto ad inizio estate per problematiche caratteriali.
Nello specifico, l’uomo, non accettando di perdere la ex fidanzata, si sarebbe più volte presentato presso la sua abitazione, suonando con insistenza alla porta. Inoltre, a tutte le ore del giorno e della notte, l’uomo tempestava di messaggi e chiamate la vittima, alternando frasi d’amore a minacce ed ingiurie di ogni sorta. Tale escalation di violenza raggiunge il culmine la notte tra il 07 e l’8 agosto u.s. allorquando recatosi presso la casa della ex, iniziava a tempestarla di messaggi, suonando altresì insistentemente al campanello, minacciando che le avrebbe bruciato la macchina se non fosse scesa in strada. Ed infatti l’uomo, dopo essersi allontanato, ritornava sul posto con una bottiglia di benzina che cospargeva su tutto il veicolo. A questo punto la ragazza scendeva in strada e convinceva il proprio stalker ad allontanarsi minacciando di richiedere l’intervento dei Carabinieri. L’uomo, pertanto, si dava alla fuga non prima di aver danneggiato il finestrino dell’auto della sua ex con un vaso di fiori.
Quest’ultimo comportamento convinceva la vittima a rivolgersi all’Arma ed a denunciare le vessazioni subite. Gli immediati accertamenti posto in essere dai militari sotto la direzione della Procura della Repubblica di Rimini hanno consentito di ottenere celermente l’emissione da parte del GIP del Tribunale di Rimini del provvedimento cautelare in questione che è stato eseguito in data odierna. All’arrestato, che è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, è stato altresì imposto il divieto assoluto di comunicare con qualsiasi mezzo con la vittima.
Quello in disamina è l’ennesimo episodio di persecuzione nei confronti di persone più deboli che, al termine di rapporto sentimentale, vengono vessate dal più forte per riallacciare il rapporto. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo fondamentale la fiducia delle vittime verso le istituzioni e quanti operano per la loro tutela, in primis forze dell’ordine ed Autorità Giudiziaria. L’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza lo specifico fenomeno.
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