I lavoratori operatori ecologici di Lampedusa hanno lavorato a testa bassa. Stanno rispettato i periodi di franchigia dettate da precise norme scritte a più mani, dalla Commissione di Garanzia scioperi nei servizi pubblici essenziali.
Hanno mantenuto ad oggi,gli impegni presi presso la Prefettura di Agrigento in presenza di tutti gli attori della lunga vertenza. Sindaco, aziende, sindacato. Il periodo estivo sta per volgere al termine, e i lavoratori di Lampedusa sono al punto di partenza. Gli stipendi non pagati, compresa la metà della 14a mensilità sono in attesa di essere “scongelati”. I ritardi nei pagamenti,tra qualche settimana si aggiungerà anche il mese di agosto, non si può considerare un fatto emergenziale ma bensì un “virus resistente” che ha invaso la vita dei lavoratori.
No si venga a parlare di “danno all’immagine per Lampedusa”. Abbiamo chiesto a tanti turisti cosa ne pensassero della situazione dei lavoratori. In molti hanno risposto “But how do they work without being paid?”: Ma come lavorano se non vengono retribuiti? Quando poi gli abbiamo detto che questa situazione dura da oltre dieci anni hanno risposto: “Pure Insanity” tradotto “Follia pura”. Anche questa rientra nel cosiddetto “danno all’immagine per Lampedusa” Di questa triste,offensiva e lesiva vicenda che coinvolge gli spazzini lampedusani,ne abbiamo parlato con tutte le autorità competenti.
A fine mese USB ha convocato una assemblea dei netturbini per le ultime due ore del turno. Senza una risposta sulla risoluzione definitiva del problema sollevato si procederà ad iniziative di lotta compresa la proclamazione dello sciopero. Poi non dite ai tavoli che non ve lo avevamo detto.