Battuta d’arresto di Salvini nella sua irresistibile carriera di assopigliatutto.
E proprio sulla questione dei migranti, ha fatto cilecca quella che è la sua specialità. Quella, che, oltretutto, gli consente di essere al contempo, Ministro dell’Interno e Ministro degli Esteri ed anche Ministro della Difesa, almeno della Marina.
Salvini è uno che, come si suol dire, “a chi dà e a chi promette”. In Italia, lo sanno tutti. Ma dato che è quasi Ministro degli Esteri oramai cominciano a saperlo anche fuori, al di là delle Alpi e del mare.
Per la storia dei migranti, che quei gran cornutacci dei Francesi non se li vogliono prendere e, poi, ci vengono pure a dire che noi li vogliamo lasciare affogare, si è scatenato e glie ne ha dette quel che meritavano. E quelli ad insistere.
Ed allora lui, che ha sempre avuto la tendenza a fare la politica mettendosi dentro il calcio ed il tifo (quando era “padano secessionista” tifava contro l’Italia) ha fatto una dichiarazione che Macron si deve essere inteso gelare: “Domenica vado a Mosca, così vedo anche Putin, a fare il tifo contro i Francesi. Così imparano”.
Al Bar dello Sport c’è stata una ventata di entusiasmo.
Anche quelli che erano contro la Croazia, hanno detto: “Così si fa! Questo è uno che nella politica non si perde in chiacchiere: Finalmente uno che a chi ci vuol prendere per i fondelli glie la fa subito pagare…”.
Al Bar dello Sport i migranti stanno sul cavolo a tutti e tutti saprebbero come fare per non avercene tanti tra i piedi.
Ma anche i grandi strateghi a volte sbagliano e si prendono una bella batosta.
Malgrado il tifo di Salvini, venuto apposta a Mosca per sostenere la Croazia, ha vinto la Francia. Salvini dovrà trovare un’altra via per risolvere questa maledetta storia.
Chissà come è rimasto male. Anche perché avrà visto che la squadra della Francia era, si può dire, una squadra di migranti. Più neri che bianchi o quasi.
Può darsi che ora mandi una circolare al Prefetto ordinando di selezionare quelli che chiedono asilo a seconda se sappiano o no giuocare a pallone o, almeno, se abbiano il fisico adatto a diventar buoni calciatori. Un compromesso, ma in politica bisogna sapersi adattare.
Al Bar dello Sport, dove oggi sono tutti un po’ frastornati per questa battuta d’arresto del loro campione, credo che una mossa del genere piacerebbe assai. Matteo, sei grande!
Mauro Mellini