Torna l’incubo della guerra fredda
Presentata dal Pentagono la nuova strategia militare americana in tema di armamenti nucleari.
Allo studio vi è la realizzazione di testate atomiche dalla portata estremamente ridotta, meno di un KT, svariate volte meno potenti delle più terribili armi moderne. Tali bombe avranno un raggio molto limitato di estensione sul campo della propria potenza esplosiva. L’idea nasce con lo scopo di colpire il proprio nemico circoscrivendo al minimo i danni, evitando distruzione e vittime su larghissima scala. Il progetto prende vita subito dopo l’annuncio rilasciato da Mosca di voler testare armi atomiche sottomarine capaci di generare giganteschi tsunami radioattivi.
Il presidente americano Donald Trump ha ufficialmente dichiarato che la nuova strategia risponde alla “necessità di dotarsi di un deterrente verso l’uso delle armi più distruttive del mondo”. Ma le critiche non sono mancate a tale nuova scelta strategica statunitense. Un cambio di rotta deciso rispetto alla precedente amministrazione Obama, che aveva optato per una riduzione del potenziale bellico nucleare degli Stati Uniti.
Le critiche non sono mancate a tale scelta strategica statunitense. E con esse sono tornate minacciose anche le paure per il rischio di una nuova pericolosa corsa agli armamenti.
Graziano Dipace