Era il 9 gennaio 2015 nella piazza di Djedda in Arabia Saudita. Quel giorno il blogger saudita Raïf Badawi veniva flagellato in pubblico. I primi 50 colpi di frusta sui 1000 decretata dai giudici che l’hanno condannato per apostasia e blasfemia… che poi altro non era che la libertà di esprimersi.
Nel frattempo l’Arabia Saudita come ho già scritto nell’articolo Arabia Saudita, ONU e Diritti Umani, continua a muoversi liberamente sulla scena internazionale. E’ anche sempre più “tollerante” con le donne…dopo il permesso di guidare un’auto, ora possono anche assistere a delle partite di calcio.
Raïf Badawi è sempre in carcere. I paladini dei diritti umani dove stanno manifestando oggi?
Luisa Pace