di Giulio Terzi
Originariamente era conosciuta come la 7^ strada, poi questa via di Chicago fu ribattezzata nel 1933 – con una risoluzione del Consiglio Comunale di Chicago – “Balbo Drive”, per onorare le imprese del Generale Italo Balbo, in relazione alla celebre trasvolata transatlantica Italia-USA-Italia di un intero squadrone di 25 aerei, in volo dalla nostra penisola alla Chicago Century Progress World’s Fair, per festeggiare il decennale della fondazione della Regia Aeronautica, aerei dei quali uno andò tragicamente perso in un mortale incidente al largo delle Isole Azzorre.
Quell’attraversamento transatlantico è stato giustamente riconosciuto come uno dei risultati più importanti realizzati nei cieli di quel tempo, avendo apportato un prezioso e pionieristico contributo alla futura realizzazione del viaggio aereo intercontinentale e al progresso tecnologico in generale. Balbo rappresenta inoltre una pagina importante della grande storia di visioni, coraggio e conquiste tecnologiche delle “nuove frontiere” che il sapere e la cultura italiani avevano conquistato nei primi anni ’30 a livello mondiale.
A seguito di alcune pruriginose prese di posizione oltreoceano, da parte di persone che vorrebbero rinominare quella via *cancellando* il riferimento a Balbo, una recente petizione lanciata on-line chiede: “Si può cancellare l’impresa di Balbo, o quella di Marconi, cui pure è stata dedicata la Casa Italiana di New York acquistata grazie a una sottoscrizione degli italoamericani per la sua visita in America, o la miriade di altri radici che rinsaldano la democrazia americana, da Garibaldi, a Mazzini, sino a Colombo…?”.
Ebbene, la mia posizione di censura *non negoziabile* verso i crimini del nazi-fascismo – specie verso gli ebrei, ma anche verso tutte le altre minoranza oppresse in quel periodo – è notissima: ma questa triste proposta di “revisione storica” si collega a quella di quanti vorrebbero cancellare le celebrazioni del ColumbusDay in nome dell'”anti-colonialismo”, quasi che tutti i valori positivi e gli straordinari progressi umani che pur si sono realizzati nonostante quei periodi, anche nei loro passaggi più bui – periodi durati per il colonialismo secoli e per il fascismo vent’anni – dovessero essere radicalmente spazzati via dalla cultura dell’intero Occidente e dalla storia dell’umanità; stesso dicasi, per contro, riguardo a chi volesse cancellare dai libri di storia e dai simboli della memoria collettiva le affermazioni della scienza o della tecnologia spaziale Sovietica solo perché realizzati durante la dittatura comunista, o condannare l’intero progresso scientifico e tecnologico americano perchè da esso è stato originato anche l’orrore – imperdonabile – delle atomiche contro il Giappone…
L’Italia fa della cultura un elemento *centrale* della propria politica estera a livello globale: la nostra forza identitaria nel rapporto con un partner essenziale come l’America, e con le comunità italoamericane che trovano alimento e motivazione nella nostra capacità di affermarla e difenderla, dovrebbe convincere il Governo Gentiloni e il Parlamento a esprimersi *chiaramente* sulle deprecabili vicende che rischiano di offuscare la memoria di quanto gli italiani hanno saputo realizzare in America e nel mondo.
Se vogliamo garantire una “rete di sicurezza” ai cittadini italiani all’estero, la consapevolezza che il valore di quanto essi rappresentano é un bene prezioso che viene difeso e sostenuto dalle Istituzioni italiane risulta a mio avviso *centrale*, e la storia di Italo Balbo e della sua Trasvolata atlantica dovrebbe quindi essere ricordata *a testa alta*, e senza timidezze: PERCHE’ INVECE LE NOSTRE ISTITUZIONI TACCIONO…? Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale