Varsavia, Praga, Bratislava, e Budapest dovranno accettare la loro quota di migranti. Saranno anche Stati sovrani come continuano ossessivamente a ricordarci ma Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia ed Ungheria fanno parte dell’Unione europea. Già stanno contestando la decisione di Jean-Claude Juncker che ha confermato il “No” alla richiesta del Presidente Orban di cofinanziare il filo spinato che l’Ungheria ha posto per proteggersi dagli arrivi dei migranti. La Polonia ricomincia a chiedere danni di guerra alla Germania… Insomma, l’Est dell’UE strepita. L’Unione Europea saggiamente fa notare che Italia e Grecia affondano sotto gli arrivi non equamente distribuiti. E’ vero che a forza di chiudere le frontiere diversi paesi stanno chiudendo fuori l’Italia.
E’ vero anche che ci furono accordi grazie ai quali l’Italia prese delle sovvenzioni europee per l’accoglienza dei migranti e che li ha usati malissimo – per usare un eufemismo. Ma è anche vero che gli altri paesi non sono da beatificare. Se l’Italia ha giocato allo spreco, Ungheria e Polonia stanno godendo di ingenti fondi strutturali per lo sviluppo economico e l’agricoltura. Chiudendo le frontiere i quattro paesi dell’Est hanno trasferito all’Italia ed alla Grecia anche il flusso dai Balcani, come se i due paesi non avessero già abbastanza difficoltà a gestire quelli dal Mediterraneo.
Il “No” dell’UE alle richieste dei 4 paesi è una piccola vittoria e peraltro non si sa ancora come e se accetteranno le loro quote. Resta la triste osservazione che L’Europa non è stata in grado di gestire politicamente e ragionevolmente questa crisi. Nulla è stato organizzato in tempo. In Francia, la tristemente celebre giungla di Calais è stata smantellata ma nel farlo si sono persi diversi immigrati che sono fuggiti o sono stati volontariamente dispersi. E solo un esempio ma tra migranti allo sbando e quelli trattenuti in campi profughi senza alcun aiuto sanitario il problema resta grande e viene aggiungersi a quello dei controlli anti-terrorismo che nel disordine attuale non possono che perdere d’efficacia.
Attendiamo di vedere cosa decideranno i 4 di Viségrad ed anche la Turchia…
Luisa Pace