Il Tribunale di Roma, con ordinanza emessa il 14 giungo 2017 nel procedimento n. 21969/2917, ha rigettato l’istanza cautelare delle società Barilla, Garofalo, De Cecco, Divella e La Molisana e della A.I.D.E.P.I. con cui, con riserva di agire per il risarcimento dei danni, gli stessi avevano chiesto la cancellazione da internet, ed in particolare dai siti “Granosalus” e “I nuovi Vespri”, di una serie di articoli, dal presunto contenuto diffamatorio, che evidenziavano il pericolo rappresentato da alcune sostanze (glifosate, dom e cadmio, ove presenti oltre una certa soglia) contenute sui grani esteri importati per la produzione della pasta.
Da circa un anno la Granosalus – associazione di agricoltori pugliesi e siciliani – ha iniziato una campagna informativa sul grano utilizzato dalle aziende produttrici di pasta e una battaglia per ottenere in via legislativa l’obbligo di indicazione sulle confezioni della provenienza geografica delle materie prime utilizzate. A fianco della associazione si è schierato il dott. Franco Busalacchi che sul sito “I nuovi Vespri” ha dato ampio spazio alla campagna informativa e alle battaglie condotte dagli agricoltori pugliesi e siciliani.
L’iniziativa ha determinato la reazione delle industrie della pasta con marchio italiano che hanno incaricato lo studio legale del Prof. Mariconda & Associati di chiedere al Tribunale di Roma “di emettere in via urgente una serie di provvedimenti volti ad inibire gli effetti di una campagna di informazione che essi ritengono diffamatoria e gravemente lesiva delle rispettive immagini”. Le associazioni Granosalus, I nuovi Vespri e i loro presidenti, il dott. Saverio de Bonis e il dott. Franco Busalacchi sono stati difesi rispettivamente dal Prof. Avv. Francesco Di Ciommo del Foro di Roma e dagli Avv. Salvatore Ferrara e Giovanni Gruttad’Auria del foro di Palermo