L’analisi del voto amministrativo 2017 è facile, anzi facilissima, e si può sintetizzare così: i pentastelluti sono stati travolti, e il PD non vincerà lo stesso. I motivi per cui il Movimento non ha portato neanche un candidato al ballottaggio nelle grandi città sono variegati. Falsificazione di firme, faide interne, diktat sbagliati, impresentabilità dei candidati etc etc.
In sostanza, il M5S non ha saputo esprimere una classe dirigente, non solo a livello locale, ma anche nazionale: pensate che Di Maio, Di Battista, la Taverna, la Lombardi etc possano fare meglio di Raggi&Appendino? Ovviamente no, ed era scontato che un movimento populista e dittatoriale, basato sul distruggere senza costruire non riuscisse a trovare persone decenti per rappresentare gli elettori, senza considerare che la totale mancanza di cultura politica (eh già, serve anche quello) ha reso il movimento “scalabile” da smaliziati politici ex-qualche cosa (vedi cosa è successo a Roma).
Perché hai voglia a gridare slogan, a mandare affanculo questo e quello, a cavalcare qualsiasi castroneria giri sul web, dai no vax alle scie chimiche, ad autoassegnarsi la patente di onestà e continuare a ripetere i mantra “mafiacapitale” “piddioti”, eccetera: quando poi entri nella stanza dei bottoni, devi sapere quali spingere e perché. E invece il M5S si è suicidato a livello locale in tutti i grandi comuni in cui è riuscito a governare: di Roma neanche parlo, disastro totale, a Parma hanno fatto fuori l’unico capace che avevano trovato per quisquilie che in confronto la Raggi la dovevano spedire a Sant’Elena (e infatti il Pizzarotti vedrai che ti rivince). A Ragusa hanno fatto la replica pentastelluta di Marino.
E a Torino l’unica faccia presentabile del movimento ha deciso di suicidarsi politicamente facendo capire ai torinesi e all’Italia intera lo spessore organizzativo e amministrativo del movimento. Se vi sembro troppo severo, non mi credete. Andate sulla pagina del movimento e guardate i commenti. Sono rimasti solo due gruppi sociali: i tifosi pentastelluti, che insultano chiunque esprima un parere critico, dando del “troll” (nella migliore delle ipotesi) o peggio; e i perplessi, quegli ingenui, teneri Giacomi che ora si pongono domande tipo “ma, io vi ho votato, però non vedo gran che…” oppure “io credo in voi, ma perché non fate qualcosa per dimostrare al PD che siete diversi…”. Ahimé, due gruppi sociali composti da pochi individui.
La grandissima maggioranza degli elettori pentastelluti ha smesso di parlare. E QUESTO è un cattivissimo segno. Chissà, forse per le elezioni nazionali, grazie alle sconcezze dei governi renziani, qualche chance ce l’hanno. Io spero di no, perché il risultato sarebbe esattamente lo stesso: incapacità, impreparazione, caos.
P.S. E il PD? Il PD ha sbagliato tutto, e solo il suicidio assistito dei pentastelluti gli ha consentito di arrivare al ballottaggio dappertutto. Ballottaggi che per lo più perderà, perché l’Italia è un paese conservatore, perché gli aficionados pentastelluti sono come i radicali di un tempo, pur di far perdere la sinistra farebbero carte false, e perché scimmiottare Berlusconi non è il modo migliore per andare in paradiso.
Rodocarda