“L’audizione dell’Ocse è stata molto interessante, così come la documentazione che ci è stata consegnata. Sarà di grande aiuto per i nostri approfondimenti sulla normativa internazionale e sulle criminalità organizzate transnazionali”, afferma il Presidente della Commissione anticontraffazione della Camera dei deputati, Mario Catania.
“L’Ocse ci ha confermato la pericolosità del fenomeno e la sua estensione globale – prosegue Catania – ma ci ha messo al corrente anche di aspetti preoccupanti. Da un lato ci è stato riferito che in Africa, i gruppi di Al Qaida del Maghreb usano reti di commercio di prodotti contraffatti per finanziarsi, dall’altro ci è stato detto che il fenomeno della contraffazione tende a crescere in modo preoccupante”.
461 miliardi di dollari il valore del commercio di prodotti contraffatti nel 2013. 116 miliardi di dollari il valore di quelli spediti verso il mercato dell’UE nello stesso anno. In questo quadro, i diritti di proprietà intellettuale italiani sono tra quelli più violati, al secondo posto nel mondo con il 15%. Questi sono solo alcuni dei dati riferiti nell’audizione odierna da Stephane Jacobzone, Consigliere dell’Ocse.
“La grande sfida dei prossimi anni – conclude Catania – sarà quella di coinvolgere positivamente la Cina nel contrasto al fenomeno. Ma non solo, sarà fondamentale cercare di fare sponda anche con gli altri governi per innalzare i livelli di contrasto e le pene applicabili, che oggi risultano modeste in gran parte dei grandi Paesi occidentali”.