Il recente decreto cautelare del Tar Lombardia del 19 luglio, con cui sono stati sospesi gli aumenti delle tariffe dell’energia elettrica che sarebbero scattati dal 1 luglio, conferma la necessità di fare al più presto chiarezza sui fatti e sui possibili comportamenti speculativi che hanno portato ad un aumento anomalo dei costi di dispacciamento negli ultimi mesi
Proprio per la gravità dell’accaduto, il Ministro Calenda aveva già richiesto elementi a Terna e all’Autorità per l’energia, sollecitando la conclusione nei tempi prestabiliti di 60 giorni del procedimento di indagine avviato dalla stessa Autorità il 24 giugno e l’adozione di meccanismi sanzionatori adeguati e direttamente proporzionati all’entità degli aumenti che dovessero eventualmente essere imputabili a comportamenti scorretti.
Lo stesso Ministro aveva anche chiesto all’Autorità di rendere rapidamente operative le nuove regole sugli sbilanciamenti, in modo da risolvere alcune delle criticità verificatesi nell’ambito del dispacciamento.
Il Governo segue con grande attenzione – nel pieno rispetto dei ruoli – questa vicenda, con l’obiettivo prioritario di non far pagare costi impropri a cittadini e imprese.