Fabrizio Cicchitto, è uno dei più “longevi” uomini politici italiani. Sopravvissuto alla fine di correnti e partiti, “travasandosi” da ciascuno di essi in un altro che assicurasse la prosecuzione ininterrotta della sua carriera parlamentare.
Da qualche tempo lancia appelli commoventi perché il cosiddetto Nuovo Centro Destra (ultima sua collocazione) non lasci la sponda Renziana, fa accorate invocazioni perché si voti si al referendum costituzionale.
Ora ha redatto una sorta di Bibbia del filorenzismo ed al contempo una strenua difesa del NCD-AP, che vacilla, oltre che per la sua intrinseca precarietà, perché oggetto, con il suo leader, di un “bombardamento mediatico-giudiziario”, come sempre avviene in danno delle forze (si fa per dire) politiche da rottamare. Altre volte Cicchitto ha saputo sottrarsi tempestivamente ai rischi di quelle bombe. Ma ora deve avere difficoltà a trovare altrove rifugio.
Ma ha saputo scegliere assai bene dove deporre il suo estremo pensiero politico, o forse è stato semplicemente ingannato dal titolo del giornale on line: AFFARI ITALIANI.
Mauro Mellini
06.07.2016