Si è svolto presso la sede Leonardo-Finmeccanica il convegno “NATO and Cyber. Wales, Warsaw and beyond”
Focus sul ruolo e sulla rilevanza della sicurezza cibernetica nelle strategie della NATO e di Italia, Polonia ad Estonia, i tre Paesi che hanno organizzato il seminario. Leader nella cyber security, Leonardo-Finmeccanica è stata scelta per la protezione delle reti della NATO in 28 Paesi della Coalizione
La politica di difesa cibernetica della NATO e le strategie nazionali polacca, estone e italiana in vista del prossimo Summit dell’Alleanza Atlantica che si svolgerà a luglio a Varsavia: questi i temi al centro del convegno “NATO and Cyber. Wales, Warsaw and beyond”, che si è tenuto venerdì scorso presso la sede romana di Leonardo-Finmeccanica.
Al seminario, organizzato con le Ambasciate di Estonia e Polonia in Italia, sono intervenuti l’ambasciatore polacco, Tomasz Orlowski, e l’ambasciatore estone, Celia Kuningas-Saagpakk, insieme a rappresentanti delle istituzioni dei tre Paesi, della NATO e di Leonardo-Finmeccanica.
I relatori intervenuti all’incontro hanno messo in evidenza la necessità, per la NATO e per ciascun singolo Paese, di dotarsi di capacità cibernetiche evolute che consentano di aumentare il livello di prevenzione e di reazione tempestiva in caso di incidenti informatici. Tali capacità si fondano su sistemi di early warning e di supporto alle decisioni strategiche, ovvero di sistemi che consentano di reagire rapidamente ad attacchi informatici mediante il coordinamento tempestivo con organizzazioni interne e partner esterni.
Una organizzazione complessa come la NATO deve poter gestire oltre 200 milioni di eventi al giorno. Diventa fondamentale individuare in pochi istanti i tentativi di attacco cibernetico e rispondere tempestivamente mediante azioni coordinate.
La sicurezza dei dati e delle comunicazioni è un elemento fondamentale per garantire la completa affidabilità e disponibilità dei servizi a supporto della missione della NATO. Ciò impone che le funzionalità di protezione cibernetica siano definite a partire dalla fase di progettazione delle infrastrutture IT, dei sistemi di comunicazione e delle applicazioni software.
La cyber security è ormai una priorità nelle agende politiche di tutti i Paesi, e impone una costante condivisione delle informazioni, la cooperazione tra Stati e tra settore pubblico e aziende private. Questo è uno degli aspetti emersi durante il convegno che il prossimo vertice di Varsavia svilupperà nel dettaglio. In particolare è stato sottolineato quanto ogni Paese sia oggi dipendente dal corretto funzionamento delle infrastrutture ICT, sempre più interconnesse e complesse. Tali infrastrutture digitali se da una parte abilitano la capacità di erogare servizi sempre più efficienti e di gestire enormi moli di dati in tempo reale, dall’altra richiedono elevati livelli di sicurezza cibernetica. Un fattore determinante per garantire l’evoluzione continua delle capacità di difesa cibernetica è rappresentato dalla disponibilità di budget di spesa adeguati
Il workshop ha contribuito inoltre a condividere e consolidare le visioni dei tre Paesi in merito alla necessità di individuare una strategia di difesa cibernetica efficace. Ciò avverrà anche mediante un confronto tecnico tra Leonardo-Finmeccanica, il Centro di Eccellenza della NATO a Tallin e i Ministeri della Difesa di Estonia e Polonia.
Leonardo-Finmeccanica è leader nella cyber security, con servizi e tecnologie scelti anche dalla NATO per proteggere le infrastrutture e le sedi dell’Alleanza atlantica in 28 Paesi del mondo (NATO computer incident response capability Full Operational Capability – Ncirc – FOC). La società è inoltre impegnata nella progettazione e realizzazione di soluzioni capaci di incrementare le capacità decisionali e di risposta degli operatori dedicati alla sicurezza cibernetica. Queste attività sono svolte presso i centri di Chieti, Roma e Genova in Italia e di Bristol nel Regno Unito.