Basta Antimafiosi patentati e abusivi, si riparta dalla spensieratezza dei giovani
“Uno dietro l’altro crollano i simboli di un’antimafia che si era fatta affarista. Lo denunciamo fin dalla nascita del movimento: prima dei grandi scandali di questi mesi.
Non ci associamo alla pubblica lapidazione del giornalista Pino Maniaci, ci limitiamo a segnalare che questa vicenda conferma le tinte fosche di un quadro desolante già conosciuto: il movimento antimafia come lo abbiamo visto dopo le stragi del 1993, con la spinta dal basso della indignazione popolare, con la mobilitazione spontanea delle famiglie e dei giovani, con la freschezza delle parole di decine di migliaia di ragazzi sbarcati ogni anno con la nave della legalità, si è arenato in un mare di ipocrisie, personalismi e affarismo” Lo dichiarano in una nota i componenti della cabina di regia del Movimento #DiventeràBellissima, Giusy Savarino, Alessandro Aricó e Ruggero Razza.
“L’inchiesta di ieri – proseguono gli esponenti del Movimento – conferma l’uso e abuso della propria immagine per attribuire agli altri patenti di moralità. Abbiamo visto sfilare i Ciancimino e gli imprenditori della legalità, e tanti politici che, alimentando questo sistema, hanno creato un “circuito antimafia” per fini inconfessabili.”
“Senza entrare a gamba tesa nell’indagine in corso, evitando così di prendersela meschinamente con l’anello debole, è sul piano politico che i fatti emergenti creano sconcerto: è stata una costante di questi ultimi anni inventarsi dei ‘personaggi’ a cui affidare la consegna delle patenti di antimafiosi, abusivi che hanno costruito una immagine molto diversa da quella reale, con la compiacenza di politici, parenti di eroi e, in diversi casi, anche di magistrati indotti in errore. Chi pagherà i danni provocati da questa antimafia falsa? Come si potrà ridare fiducia a chi ci ha creduto, ai tanti giovani che ascoltavano le lezioni di legalità e si facevano i selfie con questi personaggi?” ha evidenziato Giusy Savarino, portavoce del movimento.
Secondo Alessandro Aricó, “questa antimafia ha fallito e sta creando sconforto in quanti ingenuamente ci hanno creduto. Questi ‘personaggi’ divenuti eroi di carta sono riusciti a far subire le loro pressioni. Chi per poche centinaia di euro, altri hanno ottenuto ben altri incarichi o ritorni. Abbiamo bisogno di esempi veri, come Falcone e Borsellino, cui i giovani possano ispirarsi e non di speculatori. Abbiamo bisogno anche di una politica forte e libera, di amministratori onesti e competenti che non temino ricatti e non subiscano alcun condizionamento da parte di chicchessia”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, Ruggero Razza: “a quanti hanno creduto e oggi sono attoniti, vogliamo dire che la Sicilia può fare a meno di certi antimafiosi, ma non può e non deve fare a meno della capacità di indignarsi delle giovani generazioni solo così un giorno questa terra #DiventeràBellissima.”