Discutono, dibattono, si confrontano, si criticano, si congratulano, si propongono e/o si ripropongono, blaterano e si confondono, si propongono e si mostrano, litigano ma restano, si dividono e si riuniscono, lanciano frasi a vanvera… No! Non è il sinopsi del remake del mitico film “Qualcuno volò sul nido del cuculo” ma un brevissimo sunto dei ripetitivi comportamenti della classe politica francese che, ahimè, ha perso ogni interesse. Ahimè perché dovrebbe essere utile, non fosse altro perché foraggiamo i suoi componenti con le nostre misere tasse. Misere non perché in Francia si sia poco tassati ma perché da mungere restano in pochi. Dopo i giornali ed i plateau televisivi la classe politica, di sinistra, centro, centro destra, centrosinistra, estrema sinistra ed estrema destra, verdi, gialli, rossi e neri, ha scoperto i twitter grazie ai quali riesce a sintetizzare il già povero pensiero. Disastro. La capacità di sintesi è un pregio, una qualità talvolta innata, talvolta assimilata con gli anni e la saggezza. Non contiamo le citazioni ed i riferimenti storico-filosofici. Madame Hidalgo, sindaco di Parigi, ritiene che ci voglia più “humanisme” elogiando il pragmatismo degli umanisti. Great! Intende umanesimo? L’italiano movimento culturale che andò dal trecento al quattrocento? Oppure per estensione ogni pensiero ed azione che rivendica il diritto dell’uomo a vivere la propria “umanità”? Forse intendeva che ci vuole una maggior dose di umanità? Può dirlo quanto le pare, intanto è finita la “tregua invernale” che impediva le espulsioni. Quante sono le famiglie che vivono nell’angoscia di finire per strada? Sicuramente loro non hanno il tempo di filosofare e di cercare il significato intrinseco del termine umanesimo. Le associazioni manifestano come possono unendosi anche contro la legge El Khomri, ossia la riforma della legge sul lavoro. A Parigi, in place de la Republique c’è chi ha indetto le #NuitDebout, l’associazione Droit au Logement compresa. Saranno anche solo qualche decina o qualche migliaia ma stanno facendo emuli in tutta la Francia. Notti insonni, riuniti intorno ad una piazza, convergenze di lotte. Io non li sottovaluterei fossi in Hollande, Valls, Fillons, Sarkozy… insomma fossi nei panni di un politico, di sinistra o di destra che dir si voglia, smetterei di preoccuparmi delle elezioni presidenziali del 2017 alle quali sono in tanti ad ambire. Sono molti i francesi a scivolare verso il basso e la discesa si fa ripida. Fossi ai vertici della piramide comincerei a guardare sotto.
Luisa Pace