E’ un nonsenso umanamente spregevole l’ultima proposta legata alla già contestata e contestabile riforma delle pensioni. Andare a toccare le pensioni di reversibilità trasformandole in prestazioni assistenziali e non previdenziali lede le libertà individuali. La pensione alimentare soggetta al calcolo Isee, come se non si fossero pagati per una vita i contributi anche per quella reversibilità che spetta al congiunto restante? Rubare contributi sarebbe quindi lecito e non un furto? Quante vedove saranno così rovinate? Perché la reversibilità è più spesso recepita dalle donne. E’ un insulto alle libertà individuali ed ancor più un insulto agli anziani. L’ennesimo insulto alla terza età da parte di quel Renzi che cominciò con lo slogan della rottamazione dei politici, come se la sua giovane età lo rendesse più intelligente, per poi passare da esternazioni come quella che “gli anziani non producono”. Non ci resta che sperare che legislatori e giuristi siano più sensati e salvino i pensionati tanto vilipesi da Renzi che sembra soffrire sempre più di “anziano fobia” una patologia spesso provocata dall’ignoranza e dall’egocentrismo. L’idea di toccare la reversibilità pensionistica è cattiva, maleducata ed irrispettosa. Speriamo che non passi, anzi, che si trasformi in boomerang politico contro il poppante leader.
L.P.