Il personale della Forestale ha denunciato un uomo per reati venatori e sequestrato un fucile modificato con relative munizioni
Sorpreso dagli uomini del Corpo forestale dello Stato del Comando Provinciale di Caserta un bracconiere che esercitava caccia di frodo sul Lago Patria, specchio d’acqua posto al confine tra i Comuni di Giugliano in Campania (NA) e Castel Volturno (CE). Il lago ricade nella Riserva Naturale Regionale “Foce Volturno-Costa di Licola”, ecosistema fondamentale per la sosta e lo svernamento degli uccelli acquatici, noto al mondo dell’ornitologia italiana e agli appassionati di birdwatching. L’uomo è stato prontamente denunciato per reati venatori. Il gruppo antibracconaggio provinciale della Forestale, attenzionava l’area protetta già da diverso tempo ed è riuscito ad individuare il bracconiere attraverso un’intensa attività di sopralluoghi ed appostamenti. L’uomo, in modo metodico e sempre all’imbrunire, parcheggiava la propria autovettura in un’area limitrofa al lago ed utilizzava delle prostitute per non destare alcun sospetto. Il bracconiere raggiungeva quindi a piedi l’argine del lago prescegliendo sempre una zona disabitata e piena di canneti alti e fitti, che utilizzava come covo-nascondiglio per poter comodamente cacciare nella Riserva Naturale, assicurandosi, al tempo stesso, una via di fuga sicura e non visibile, in caso di eventuali interventi da parte degli organi di controllo. Giunto sul posto iniziava a preparare le trappole posizionandole nello specchio d’acqua. Undici stampi in plastica che riproducevano varie specie di uccelli acquatici tra cui codoni, germani reali e alzavole e due richiami acustici con relativi diffusori di suono. Gli uomini della Forestale sono quindi intervenuti bloccando l’attività illecita e sequestrando all’uomo un fucile marca Benelli modello M2, privo di riduttore per aumentare la potenza del fuoco. Il fucile era anche munito di una torcia a led montata sotto la canna dell’arma, allo scopo di poter meglio mirare e sparare anche di notte. Venivano altresì posti sotto sequestro due richiami acustici non consentiti, sessantasette cartucce calibro dodici cariche e gli undici stampi in plastica.