“Oltre 200 migranti, in massima parte provenienti dall’Eritrea, stanno manifestando a Lampedusa anche con uno sciopero della fame ad oltranza. Il rifiuto dell’identificazione tramite le impronte digitali è dettato dalla certezza di dover restare in Italia, effetto contorto dell’antistorico e anacronistico trattato di Dublino. I migranti sanno bene che la procedura dell’identificazione impedirebbe di proseguire il proprio viaggio verso i paesi europei dove risiedono grandi comunità e, spesso, le loro famiglie”. Cosi Erasmo Palazzotto deputato di Sinistra Italiana e componente dell’ufficio di presidenza della commissione parlamentare sul sistema di accoglienza. “La stessa UE ammette il fallimento delle politiche di ricollocazione dei migranti nei paesi dell’unione- continua Palazzotto- per i migranti questo significa restare a tempo indefinito in Italia o, peggio, rientrare tra i destinatari del provvedimento di respingimento differito che stanno avendo un impennata, in molto casi senza che ai migranti siano fornite le informazioni previste dalla legge. Renzi- conclude Palazzotto- deve fare di più, portando in Europa il tema del superamento di Dublino. Senza sostanziali modifiche del trattato l’Italia non potrà affrontare l’emergenza”