Per far “fronte al Fronte Nazionale” il partito socialista francese ha ritirato i candidati che si ritrovano nelle triangolari con il Fronte nazionale ed i Republicains. Il resistente Jean-Pierre Masseret, benché ripudiato dal PS che ha cercato di farlo ritirare dal secondo turno facendo leva sui partecipanti alla sua lista, già depositata in Prefettura, ha rifiutato di togliere la possibilità di scelta nella regione Alsace-Champagne-Ardenne-Lorraine. “Nessuno può farmi la lezione. Continuo la battaglia socialista. La mia è una battaglia quotidiana a fianco del popolo”.
E’ quasi impossibile che Masseret possa vincere ma una cosa può fare, conservare qualche seggio. Ritirando i propri capolista nelle regioni dove il FN sta vincendo, il PS dimentica che in questo modo perde la possibilità di avere almeno qualche rappresentante nelle regioni, per pochi che siano.
Il Primo Ministro Manuel Valls ha chiesto ufficialmente di votare per i rappresentanti dei Republicains. Ci sarà chi si tapperà il naso e lo farà ma in questo modo si rischia una maggiore astensione dei socialisti traditi o un aumento dei voti nulli.
La linea seguita da Masseret non è suicidaria, anzi, rappresenta la coerenza di chi combatte con un programma e sul terreno per chi vuole ancora votare socialista. Sembra il solo a mantenere il senso della coerenza ed una buona dose di buon senso.
Ritirare i candidati PS significa lasciare molte regioni in mano alla destra ed all’estrema destra senza alcuna possibilità di seggio.
La battaglia è sbagliata dall’inizio. Invece di lanciare anatemi contro il FN bisognava contrastarlo demolendo punto per punto il suo programma, quasi inesistente, soprattutto economicamente, e di un populismo senza pari nel paese.
Masseret non è un testardo a prescindere. E’ l’unico che lascerà alla propria regione la possibilità di scegliere.
Luisa Pace