(Chi è il sindaco Aldo Ubaldo Biondi? Guarda il video sopra…)
Non avrebbe meritato alcuna replica Aldo Ubaldo Biondi, sindaco di Catenanuova, se non avesse attaccato monsignor Salvatore Muratore, vescovo di Nicosia, “colpevole” di aver sottolineato l’importanza di combattere la criminalità organizzata.
Un attacco vergognoso e offensivo. Biondi, che in replica al vescovo ha dichiarato (min 3:50) “quello che ha detto in maniera imprudente il vescovo, che Catenanuova è una città mafiosa…penso che ha preso un abbaglio e cortesemente non lo dica più”, è noto alle cronache per essere stato un “mito” del web conteso per giorni dalle Tv e dai quotidiani nazionali (v. video).
Una notorietà che risale a qualche anno fa, quando il sindaco di Catenanuova, dopo aver massacrato la lingua italiana nel corso di un pubblico intervento, nel ringraziare il cantante Povia al termine di una serata, ricalcò le orme di “Cetto La Qualunque”, accolto dai boatos provenienti dal pubblico: “Cchiù pilu ppi tutti!”…
Un simile personaggio non avrebbe certamente meritato alcuna replica se con le sue parole non avesse offeso, oltre il vescovo, tutti coloro che hanno vissuto sulla propria persona gli effetti devastanti di quella piaga sociale conosciuta con il termine di “mafia” e le tante persone oneste di Catenanuova. Una piaga dalla quale non è certo indenne il paese amministrato dal sindaco Biondi.
Affermare che a Catenanuova c’è un problema legato alla criminalità organizzata, così come ribadito da Sua Eccellenza Il Vescovo, spiega Graziano Gaetano Catania, figlio di vittima innocente della criminalità organizzata e membro rappresentante del suddetto comune per l’Associazione” I Cittadini contro le mafie e la corruzione”: non si tratta di semplice opinione ma di una lettura attenta, chiara ed inequivocabile dei fatti e dei dati. Catenanuova è stata teatro di stragi, omicidi, estorsioni, traffico di stupefacenti…
Il rapporto della Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta su Catenanuova è chiaro. Reati e delitti di questa organizzazione hanno offeso , stuprato e svilito la vita e la dignità delle vittime e della cittadinanza onesta. Per vittime innocenti intendo sia chi ha ricevuto i colpi di kalasnikov, come mio padre,avendone attentata la vita ,sia chi è stato pressato dalle richieste estorsive per le loro attività produttive e commerciali. La stessa Magistratura ha ritenuto opportuno rubricare i reati sotto l’art 416 bis “Associazione di tipo Mafioso”.
Contiamo anche una folta schiera di personaggi che soggetti alle gravosità del sistema carcerario duro previsto per “i mafiosi ” hanno deciso di “pentirsi” e collaborare con l’autorità giudiziaria. L’ incisiva azione dei Carabinieri della stazione di Catenanuova e del Comando Provinciale di Enna, con il dispiego di forze investigative degli inquirenti, della Magistratura, della Prefettura e della Diocesi, che in sinergia per le proprie competenze hanno lavorato e stanno lavorando assiduamente per ristabilire legalità su questa cittadina, non può essere vanificata dalle affermazioni tenute in pubblica piazza dal primo cittadino, tutto ciò è inaccettabile!
Soprattutto da chi rappresenta le istituzioni locali e dovrebbe stare in prima linea a combattere il fenomeno. Quindi Asserire che il problema è fuori Catenanuova e considerarlo un fenomeno solo di importazione e quasi fisiologico, rende ancor di più l’idea che il primo cittadino prenda le distanze dalla realtà locale ma soprattutto dà l’impressione che tale atteggiamento potrebbe sembrare anche una sorta di strizzata d’occhio al fenomeno, un nascondere la testa sotto terra oppure ancor meglio voltarsi per far finta di nulla in pieno stile omertoso e connivente col fenomeno mafioso. Altrettanto gravi gli applausi di assenso e condivisione per le parole del Sindaco da parte del Presidente del civico consenso e da parte del Presidente della Misericordia.
Permettetemi da familiare di vittima innocente della criminalità organizzata, tutto ciò mi lascia amaro sdegno.
Sono sicuro che queste parole susciteranno nell’ animo di tutti i mestieranti ed artigiani della politica & professionisti dell’ Antimafia locale, rigurgiti di mal vivere, ma se ciò è necessario a scuotere gli animi, ben venga!Fiducioso nella Provvidenza Divina e nel prosieguo del lavoro sinergico tra Arma, Magistratura, Diocesi ,Scuola e soprattutto all’ impegno del tessuto sociale genuino ed onesto di Catenanuova, ritengo che possa esistere per questa nostra cittadina, per la nostra maltrattata Sicilia, e per le generazioni future un orizzonte sicuramente franco da questi fenomeni e da tali manifestazioni di pochezza , cattiveria e debolezza d’animo.
Ovviamente alla luce delle recenti dichiarazioni e comportamenti resi dai rappresentanti dell’amministrazione comunale, non si può far a meno di evidenziare che tale comportamento abbia minato irreparabilmente la credibilità morale della stessa.