Possiamo affermare con decisione che subito dopo la conclusione del Convegno SudAct organizzato dall’Ugl – dichiara Giovanni Condorelli, Segretario Confederale Ugl con delega alla politiche del Mezzogiorno – che anche in Sicilia siamo riusciti ad affermare il principio ispiratore di una nuova e concreta programmazione a medio e a lungo termine, sui temi che il Mezzogiorno deve risolvere con estrema urgenza con la garanzia di una dotazione di fondi europei, che altrimenti dovremmo restituire”.
“L’impegno assunto da tutte le istituzioni, in particolar modo dall’Ugl, non si fermerà alle chiacchere in politichese – spiega il Segretario Confederale, perché senza imprese, infrastrutture, innovazione e, quindi, sviluppo, il mezzogiorno compresa la Sicilia, arretrerà nell’assoluta povertà; senza gli investimenti di soggetti esterni, non potrà mai esserci la complementarietà tra impieghi di risorse dei fondi strutturali e lo sviluppo locale. Basta leggere i dati di Unioncameredel 15 giugno 2015, i quali rilevano che in Sicilia risultano iscritte solo 174 imprese innovative, contro le 900 in Lombardia, 489 in Emilia Romagna e come poter commentare lo stato attuale dei finanziamenti pubblici utilizzati come una prescrizione medica: solo al bisogno”. “Purtroppo l’inefficienza, l’indifferenza e l’insufficiente preparazione dei burocrati, – stigmatizza Condorelli – ha palesemente frenato ogni ispirazione imprenditoriale, benchè consapevoli che non tutte le idee potranno reggersi sulle proprie gambe, ma è necessario che anche le proposte più avveniristiche siano presentate, perché dal quel primo passo unito al contributo di esperti, forse potremmo sviluppare idee innovative nel campo della cura di pazienti affetti da gravi malattie, oppure fornire energie rinnovabili e ecosostenibili a prezzi contenuti”.
Pertanto – conclude Condorelli – è necessario che il nuovo progetto di “incubatore di start up” proposto dall’Ugl Sicilia, al quale devono accedere gratuitamente le nuove idee di giovani in condizioni di svantaggio economico, deve essere accolto e recepito come uno strumento di assoluta trasparenza, perché dobbiamo restituire la fiducia riposta nella mani talvolta poco attente della politica”.