Intanto si cerca di capire l’incomprensibile perché già sabato il primo ministro greco Alexis Tsipras è riuscito ad ottenere l’appoggio del proprio parlamento al programma di riforme che intende applicare in cambio di un prestito di 53,5 miliardi di euro sui prossimi tre anni del Meccanismo europeo di stabilità (MES). Un piano dell’ultima chance prima del crollo dell’economia e delle banche elleniche.
A questo punto, senza passare da germanofobi, c’è veramente da chiedersi quale sia lo scopo della Germania nell’umiliare il governo greco e l’intera popolazione. La dichiarazione di Wolfgang Schäuble “Negli ultimi mesi la fiducia è stata incredibilmente distrutta” è intrisa di presunzione, se poi seguita dall’idea di sospendere la Grecia dall’Euro per 5 anni, il tempo di ristrutturare il suo debito, come se si potesse cambiare moneta a piè sospinto senza subirne danni economici catastrofici, alla presunzione si aggiunge l’incoscienza. Che Schäuble dica subito che della Grecia non ne vuole più sapere.
Chi nell’Eurogruppo sostiene che il Governo greco non è più degno di fiducia e ricorda i “tradimenti” degli anni passati e vorrebbe che Tsipras se ne andasse a favore dei vecchi partiti moderati sarebbe utile che andasse a leggersi un paio di appunti, dato che prima di Tsipras c’erano proprio “quei” partiti moderati corrotti ora chiamati alla riscossa.
Poiché Tsipras ha ripreso in gran parte le proposte della Troika, tirar fuori dal cappello la questione “fiducia” fa pensare che la partita sia già giocata. Almeno per Schäuble. Neanche il fatto che la Francia abbia accolto con favore le ultime proposte di Tsipras sembra piacergli. Gradirà solo i finlandesi che lo sostengono a spada tratta.
Ciò che dovrebbe invece dovrebbe cominciare a non piacere, ed anche alla svelta, sono i veti del rigidissimo Ministro tedesco dell’Economia che spingono alla catastrofe un Grecia all’agonia, veti basati su termini poco appurabili come proprio la fiducia. Si decide in base alle carte o alle ipotesi?
Lo scenario creatosi è molto preoccupante e se invece dell’inaffidabilità di Tsipras si parlasse della malafede di Schäuble?
Luisa Pace