L’onorevole Erasmo Palazzotto (SEL) ha dichiarato che le dimissioni di Castiglione sono doverose ma non sufficienti
Sel dal 2013 denuncia ‘sistema Mineo’, Alfano e Pd sempre girato testa da altra parte
La revoca delle deleghe al sottosegretario Castiglione sono un fatto doveroso ma non sufficiente, serve andare fino in fondo per accertare tutte le coperture politiche di cui il Cara di Mineo ha goduto. E’ arrivato il momento che la politica si assuma la responsabilità di quanto avvenuto a Mineo: quella struttura è stata costruita non per fare accoglienza ma per fare speculazione. Mineo è il simbolo del fallimento del sistema di accoglienza italiano ma è anche il simbolo di una politica che non ha voluto agire prima delle inchieste della magistratura.
Lo dichiara il deputato siciliano di Sel Erasmo Palazzotto, segretario della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza di Montecitorio, intervenendo oggi alla Camera nella discussione della mozione di Sel che chiede la revoca delle deleghe al sottosegretario Castiglione.
Solo la volontà di creare una macchina per fare affari e produrre consenso elettorale, prosegue l’esponente di Sel, spiega l’esistenza del Cara di Mineo. Una struttura inadeguata e disumana nel mezzo della campagna siciliana. Dopo le denunce e le interrogazioni che dal 2013 abbiamo presentato sul sistema di affari che ruotava attorno al Cara di Mineo, prosegue Palazzotto, il ministro Alfano ha preferito girare la testa dall’altra parte, lasciando che il Cara venisse amministrato come una repubblica autonoma, senza vigilanza e senza controlli. Ma non solo Alfano, parlamentari e Sindaci, anche del PD, hanno preferito fare quadrato in difesa del centro e del sistema Mineo. Invece di aprire una riflessione si è preferito difendere l’esistente. E ora che anche la magistratura sta ricostruendo cosa avveniva nella gestione del centro in provincia di Catania, dalla politica ancora silenzi, conclude Palazzotto.