Per quanto tempo ci siamo sentiti dire “non vogliamo morire democristiani”? Ma che idiozia è mai questa? Non ricordo chi sia stato il primo a mettere in giro questa bislacca idea che si trasformò in un ritornello per quasi trent’anni. E adesso? Adesso ci ritroviamo con una sinistra di rampolli ex DC.
Dalla Balena Bianca siamo passati al branco di squaletti famelici, la brutta copia della peggiore DC. che, se non altro, era un partito popolare e non un club di snob pseudo-intellettualoidi, i quali a differenza dei loro antenati della prima repubblica non hanno nemmeno la decenza di essere delle cariatidi in via di decomposizione per le quali si possa sperare che tirino presto le cuoia.
Ex giovani, ex di sinistra (ma che roba è?), ex non si sa cosa, pronti a spacciarsi per ragazzini pieni di ideali e di voglia di cambiare il mondo. Meglio i volti da shar-pei di una volta che quantomeno avevano cervello e non soffrivano della sindrome di Peter Pan.
E se ai tempi la speranza la si poteva riporre nella magistratura che operava in maniera chirurgica asportando qualche tumore, oggi non resta neppure questa. Diceva bene Andreotti: “Il potere logora chi non ce l’ha…” . E i “logorati” che adesso hanno il potere, lo gestiscono in modo tale da non correre rischi neppure sotto il profilo giudiziario. Le purulente metastasi hanno invaso tutto l’organismo senza che gli anticorpi reagiscano.
Del resto gli anticorpi stessi si sono trasformati nella malattia. Piccoli Kapò istituzionali – legati a correnti di partito, come ai tempi della peggiore DC. – gestiscono la cosa pubblica a proprio uso e consumo, strafregandosene di leggi, regolamenti e buon senso, in nome di un’autonomia che non avrebbero e grazie ad associazioni che svendono all’interesse soggettivo i presunti valori statutari e gli interessi della collettività.
“Non moriremo democristiani”, purtroppo… Già, moriremo democristianissimi (solo un po’ più scadenti e squallidi) ma con il look rifatto grazie al sapiente make-up di un Pd che ha raccattato pulcini di avvoltoi allevati nelle stie della vecchia DC. della cui carcassa si sono nutriti, accompagnati dalle note di “Bella ciao” e di “Bandiera rossa”.
Dietro il nostro feretro, i compagni delle associazioni di ex partigiani che anche all’estero contano parecchi iscritti. Si, perché i partigiani sono immortali, non lo sapete? Nonostante la guerra sia terminata da un pezzo e di partigiani in vita ne siano ben pochi, grazie al fatto che persino i peggiori democristiani riciclati possono fare parte delle associazioni, anche all’estero laddove di un partigiano non si vede neppure l’ombra neanche a pagarla, tutti parlano della “liberazione” ed inneggiano ai “valori”. Peccato però che nessuno che ci liberi dalla loro presenza o che quantifichi i “valori” mettendo gli zeri al posto giusto e nella giusta misura.
Il peggior centrismo laido e putrescente, formato dai scendiletto dei servi dei servi della prima repubblica, quello che farebbe rivoltare nella tomba i pilastri della vecchia Balena Bianca, ha impugnato lo scettro e comanda. LaDC., non avrebbe saputo far di peggio. Se non altro, a differenza di questi che “magnano” da soli a quattro ganasce, c’erano uomini politici di grande spessore, qualcuno persino onesto, e nessuno vestiva i panni ipocriti di chi si riempie la bocca di legalità, salvo poi rubare a man bassa nel portafoglio degli italiani.
Sembra quasi di vedere Giulio Andreotti che guarda e dice: “Avete visto a cosa vi siete ridotti? Ve lo dicevo io…”.
Lontani i tempi del cosiddetto “manuale Cencelli”, quando l’assegnazione di ruoli politici e governativi veniva stabilita in virtù dal peso dei partiti e dei singoli soggetti politici – e ognuno rubava in percentuale -, adesso si arrangiano come possono ognuno per sé. Al peggio non c’è mai fine.
Sarebbe stato meglio morire democristiani…
Gian J. Morici