Gli uomini del Comando Provinciale di Reggio Calabria, unitamente a Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – S.V.A.D. di Gioia Tauro, hanno proceduto, presso il porto calabrese, al sequestro di 5 container carichi di sigarette recanti false indicazioni sull’origine e qualità, stivate in un container proveniente dagli Emirati Arabi Uniti.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito, dopo una serie di complessi incroci documentali e successivi controlli, l’individuazione del carico sospetto.
La merce, costituita da circa 52 tonnellate di sigarette recanti vari marchi non censiti, era destinata “formalmente” in Montenegro ma, presumibilmente,era pronta ad essere illecitamente introdotta nel territorio italiano.
Tali sigarette, che non sono sottoposte ai rigidissimi standard di sicurezza europei, possono,potenzialmente, contenere materiali scadenti ovvero cancerogeni con chiare implicazioni per la salute del consumatore. Frequenti i casi, in tali contesti, di rinvenimento, nell’impasto finale della sigaretta, di livelli di nicotina, catrame, monossido di carbonio, piombo, cadmio e arsenico molto più alti rispetto a quelli presenti nelle sigarette prodotte con criteri europei.
Si è proceduto, quindi, al sequestro delle sigarette per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
I pacchetti di sigarette, allineati senza soluzione di continuità, costituirebbero una striscia lunga circa 220 km, la distanza che intercorre tra Roma e Arezzo.