Benito lo incontro in un pomeriggio di un sabato umido e piovoso . Ci accoglie con il suo sorriso rassicurante anche se il piglio e’ quello di un uomo guardingo e sospettoso retaggio del suo lavoro passato. Ci mostra la sua bella villetta adagiata alle falde dell’Etna , ho dovuto sudare non poco per essere qui, infatti il nostro primo approccio mi e’ sembrato più un interrogatorio che altro, e solo dopo l’intervento del nostro amico comune Alex mi ha accordato il sospirato incontro.
Fin qui tutto normale quello che è anormale invece scoprire cosa Benito e’ cosa Benito fa. Ve lo spiego io…Benito e’ un appassionato di astronomia, per lui le stelle i pianeti le galassie non hanno segreti. Con la complicità della sua bella moglie che lo ha seguito fin da sempre nella sua passione, Benito ha creato con le sue mani e con materiali di riciclo un piccolo osservatorio astronomico ed un planetario.
In un angolo del suo giardino ha costruito 2 casette in legno, nella prima entrando ci sono ai lati 2 panche di legno al centro una parete bianca dove vengono proiettate immagini commentate dalla sua voce ferma e sicura. ed io rimango a bocca aperta ed il naso all’insù ‘ affascinata dall’ascoltare l’origine delle stelle dei pianeti delle galassie …..ed i miei occhi osservano curiosi ed affascinati tutte quelle miriadi di puntini sfavillanti che passano davanti.
“L’ho costruito per mio figlio mi spiega con un moto di orgoglio tutto siciliano. Grande Benito penso ,ma non faccio in tempo a formulare il pensiero che vengo introdotta nella seconda casetta dove al posto del tetto noto una cupola bianca costruita letteralmente da lui…monitor di controllo cavi di connessione telecomando per dirigere lui….il suo telescopio.
Beh direte voi tutto qua? No non è tutto qua signori miei . E che Benito ogni santa sera piove nevica o tira vento si posiziona dietro il suo telescopio ed oltre a rimirar le stelle Benito racconta Live ai suoi conterranei ed al mondo intero ….la sua montagna, la vulcanessa come direbbe il mio amico Turi.
Benito ne descrive i colori ne racconta i sospiri i suoi sonni i suoi improvvisi risvegli ne racconta insomma l’anima .Provate signori miei ad ascoltarlo durante queste sere fredde ed immaginatelo li ‘ nella sua casetta di legno una stufetta a smorzare in parte i rigori dell’inverno, provate a riascoltare se no le dirette delle ultime due eruzioni del suo vulcano …beh a me è sembrato di esser la, tra fuoco cenere e lapilli , tra la notte silenziosa sentirete la voce di Benito che recita questa poesia alla sua Amata….. (poesia).
Brividi emozioni pure….Ciao Benito. Arrivederci a presto ti dico…..e mentre mi allontano penso ….fiera di essere tua amica.