Ma non eravamo diventati tutti più buoni? Natale, gli attentati di Parigi, la solidarietà nascente…
Macché! L’attimo fuggente è fuggito in pochi giorni. Sono già di nuovo tutti nervosi. Col piano anti-terrorismo poi che fa bloccare più sovente il traffico stradale o sotterraneo con i vari pacchi sospetti, artificieri e compagnia, figuriamoci. Ed è così che non si può nemmeno più aiutare una vecchietta! Salgo sul 28 che già fa un percorso improbabile, stile biscione. Deviazione per blocco strada manifestazione, altra deviazione per incidente stradale.
La signora anziana armata di bastone vuole andare al Grand Palais a vedere una mostra. Ed ha ragione. La rassicuro teneramente. Fine corsa in un posto improbabile. “Prendete quello davanti”, esorta il conducente. E così sia. Un altro 28 arriva. Vuoto. Si sale. La signora sale dal centro, non si può fare ma è armata di bastone. L’unica è aiutarla. La isso sul bus.
Il conducente “Scendete! Io ho finito il mio turno”. Ma come? Lì che non c’entra nulla? Avanziamo sino alla porta davanti. Il conducente inviperito mi apostrofa: “Perché si è permessa di salire da dietro?”. “Per aiutare la signora!”. “Non si può”. “Ma la signora ha il bastone”. “E con ciò? Non si può”. “Maleducato!”. “Maleducata sarà lei, io sono un agente della RATP”. “E con ciò?”. A quel punto inviperita deposito sul marciapiede la vecchietta pietra dello scandalo. Eroicamente fotografo la targa anteriore del bus sperando che non decida di inforcare la prima. Penso di usare il bastone della signora contro il conducente parigino ma mi trattengo perché arriva un altro 28. Segno l’ora. Isso la signora muta e contrita sull’altro bus. Sono pronta a protestare contro la società dei bus parigini.
Pazienza… nevica… torniamo buoni!
L.P.