Ma non è stupendo che si spendano fiumi di parole sul Patto del Nazareno che apparentemente nessuno ha letto? Ossia non è stupendo che in una democrazia si stia speculando su un patto stretto tra il Premier ed un ex senatore che continua ad imperversare in politica, ossia Berlusconi? Un patto fra due persone che in teoria non dovrebbero avere nulla da spartire.
Tanta segretezza non può che far dedurre che così pulito sto patto non sia. Renzi aveva promesso trasparenza e che trasparenza sia. Perché leggere e sentire ovunque: “secondo il Patto del Nazareno” instilla una certa curiosità. Cosa si saranno detti Renzi e Berlusconi di tanto ovvio che non c’è neppure bisogno di scriverlo? E se esiste un cartaceo perché non si trova o non viene reso pubblico? Non c’è bisogno di essere sostenitori di Grillo per porsi la domanda.
Insomma, se è un Patto magari ha anche le sue clausole e relativi emendamenti. Certo è che questo patto è veramente trasparente, come trasparenti sono le sue eventuali modifiche secondo il vento che tira.
Per fortuna non sembrano essersene accorti all’estero, tanto per non fare le solite figure, anche perché oggi ogni paese ha le proprie magagne da curare. Ancorché sul quotidiano economico francese Les Echos del 17 settembre scorso si legge: “Il patto del Nazareno tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi rischia di incrinarsi. Sei mesi dopo la firma del patto di non-aggressione che garantisce a Matteo Renzi l’appoggio dell’ex Cavaliere per le sue riforme, il parlamento italiano si ritrova paralizzato dalla questione delle nomine alla Corte Costituzionale ed al Consiglio superiore della magistratura”. Se lo dicono loro che è firmato…
Resta un quesito. Come si fa a parlare seriamente attorno a tanta “trasparenza”?
Luisa Pace