Anche oggi, un giorno in cui non mi sarei voluto incavolare, sono successe diverse cose che mi hanno fatto saltare i nervi.
Ma l’Oscar della coglionaggine, il premio Nobel per la stupidità, va senz’altro a Greenpeace.
A Nazca ci sono stato. Lo dico con orgoglio e malinconia.
E’ un posto stupendo.
Le linee sono state tracciate A MANO dagli INCA del medioevo, semplicemente spostando pietre più scure e rivelando un fondo più chiaro.
E il motivo per cui dopo centinaia di anni sono ancora visibili è che a Nazca non piove MAI.
Sono disegni fantastici: il colibrì, la scimmia, l’astronauta.
Linee perfettamente dritte per chilometri, che salutano il sorgere del sole al solstizio.
Un capolavoro di uno dei popoli più importanti dell’umanità.
Greenpeace, nonostante tutto l’affetto che posso nutrire per voi, oggi: vaffanculo!
R.C.
Nota: nella foto il risultato del bitz di Greenpeace che intendeva fare una protesta spettacolare sul cambiamento climatico. L’associazione è stata costretta a scusarsi dopo le ire del Ministro della Cultura peruviano.