Mi tocca interrompere il mio lavoro ormai concentrato su soggetti truculenti quali i carnefici del Califfato o l’attentato in Israele.
Tutta colpa dell’eurodeputata Alessandra Moretti. A dire il vero non mi sarei accorta di nulla se la mia amica Federica, che si dice pure mia lettrice anche se deve ancora provarmelo, non mi avesse coinvolta in un’analisi sociologica delle esternazioni della Moretti che scopro sentirsi piaciosa. Ma sì, è una bella donna, ma alla politica il senso estetico dell’eurodeputata serve a qualcosa?
Anzi, é tutta colpa di Federica che mi fa scoprire il termine “LadyLike”. La mia pazienza ha un limite. Avevo scordato mister “B” e le sue affermazioni sulle “donne di destra più belle di quelle di sinistra”.
Che me ne faccio ora delle “LadyLike”, termine semmai adatto ad una marca cosmetica e non ne sono neppure convinta. Tra l’altro in inglese significa “raffinato”, “da signora”. Ed è da signora auto congratularsi in un narcisismo politico-antropologico? E’ l’effetto Barbie?
La poverina potrebbe essere affetta dal complesso della bella tonta rispetto alla bruttona intelligente. In tal caso le consiglierei qualche seduta psicoanalitica perché quei tempi sono ormai passati, direi che sono giurassici. Oppure per la Moretti vale il “troppo bella per essere intelligente”? Scusi, mi perdoni, ma se l’è cercata…
Torno allo studio psico-socio-antropologico dei barbuti.
Richiamatemi quando Miss Moretti avrà fatto votare un megadecreto sulla parità, anche estetica!
L.P.