Ancora una volta, una giornata di mobilitazione a Palermo si consuma in sterile protesta. Gli autonomi e i centri sociali “rubano” l’attenzione mediatica ad altre mobilitazioni, mettendo in scena atti eclatanti, violenti o vandalici. Il lancio delle uova sulle vetrate delle banche di stamattina, ordito dal Coordinamento Studenti Medi al fine di attirare l’attenzione pubblica e accompagnato da una serie di slogan sterili e blandi, proverebbe a fatica a oscurare il corteo organizzato dalla Rete degli Studenti Medi di Palermo, una mobilitazione pacifica, ricca di contenuti, proposte, idee, che ha spostato migliaia e migliaia di studenti per le arterie del capoluogo siciliano.
“E’ triste rilevare che ancora oggi, nel 2014, fanno più notizia qualche centinaio di ragazzi che lanciano uova piuttosto che cinquemila studenti pacifici e propositivi” Dichiara Andrea Manerchia, coordinatore della Rete degli Studenti Medi Sicilia ” Abbiamo mobilitato migliaia di studenti delle scuole superiori che, con la voglia di rilanciare davvero scuola, università e ricerca, si sono riversati per le vie di Palermo con le Bandiere della Rete degli Studenti Medi.”
“Noi non siamo come loro” Continua Manerchia, ” Perché se è vero che è facile destare scalpore facendo danni e cercando scontri con le forze dell’ordine, come ha fatto il Coordinamento Studenti Medi in questi anni, tentando di dimostrare che non si possono cambiare le cose senza far danno, la Rete degli Studenti Medi accetta la sfida, scommettendo sulla sola forza delle idee, sulla nonviolenza, sul confronto democratico e costruttivo.”