David Cameron: “Il Regno Unito ha il dovere di partecipare ai bombardamenti aerei contro l’ISIS”
Il Parlamento britannico ha approvato la mozione sull’intervento aereo in Iraq al fianco della coalizione. Il Primo Ministro Cameron ha convinto anche l’opposizione con due argomenti di base, l’urgenza umanitaria ed il fatto che l’intervento è chiesto direttamente dall’Irak.
Non ci sono dubbi sull’unanimità del voto, la mozione è passata con 524 sì contro 43 no.
Fra gli argomenti sollevati, il fatto che i musulmani stessi dichiarano l’ISIS colpevole di crimini contro l’umanità. Cameron ha confermato che si tratterà di un’azione globale, non solo militare quindi ma anche umanitaria. I bombardamenti britannici dovrebbero limitarsi all’Iraq anche se Cameron ha dichiarato che non esiste nessuna “barriera legale” da superare. Un’opinione non ampiamente condivisa, prova ne è che la Siria resta fuori dall’azione britannica, almeno per il momento.
Non si tratta di uno scontro tra civilizzazioni ha dichiarato il leader dell’opposizione Ed Miliband, l’outsider della politica britannica, che ha sostenuto la mozione dall’inizione del suo intervento: “Appoggio l’Intervento in Irak” ha energicamente dichiarato escludendo tuttavia l’appoggio all’azione USA in Siria senza una risoluzione delle Nazioni Unite. Più che di un suggerimento è sembrata una condizione.
Il Governo di Cameron è cosciente che possa trattarsi di una missione a lungo termine ma secondo David Cameron questa azione servirà anche a proteggere la nazione. Tutti gli argomenti sono stati elencati ed ha sempre vinto la ragione dell’intervento in Iraq.
Conservatori, Liberaldemocratici e Laburisti hanno spalleggiato la mozione.
Nel frattempo la Danimarca ha annunciato che manderà 7 F16 per partecipare ai raid della Coalizione in Irak.
Luisa Pace