I Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT) hanno arrestato, in flagranza, due persone, entrambe di Noto (SR), per estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore edile di Belpasso.
L’operazione è scaturita da una denuncia sporta dalla vittima, la quale sei anni fa si era avvalsa, nell’ambito di una appalto pubblico, della società di edilizia diretta da uno dei due, per alcuni lavori in subappalto.
L’arresto di quest’ultimo, all’epoca già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso, avvenuto nel luglio del 2008, costrinse la vittima ad interrompere il rapporto di collaborazione con la ditta subappaltante.
Da quel momento l’altro socio inizia a richiedere del denaro all’imprenditore, nonostante questi avesse già saldato quanto dovuto per le opere compiute fino a quel momento. La situazione si aggrava al momento della scarcerazione del primo socio, avvenuta a metà dello scorso mese di luglio, quando i malviventi, sfruttando la caratura criminale del mafioso, alzano il tiro richiedendo esplicitamente più denaro e minacciando ritorsioni in caso di diniego. Esasperato da anni di continue vessazioni la vittima decide di denunciare tutto ai Carabinieri che, attraverso i dovuti riscontri investigativi, fanno scattare la trappola arrestando gli estortori mentre intascano, dalle mani della vittima, 5 assegni da 10mila euro cadauno non intestati.
I due arrestati sono stati associati nel carcere di Catania Bicocca.
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12 Settembre 2024