Inizierà alle 11.00 di questa mattina la protesta da parte degli Operatori specializzati nell’Ordine Pubblico che fino alle 15.00 incroceranno le braccia autoconsegnandosi presso i propri Reparti Mobili, per denunciare i disagi della categoria.
La manifestazione nasce dall’esigenza di rivendicazione di diritti fondamentali da parte di tutti gli “Operatori” impiegati in Ordine Pubblico, in particolare dal personale di tutti i Reparti Mobili d’Italia che sono i diretti interessati. Il personale dipendente, liberi dal servizio, effettueranno la prima “autoconsegna” presso il proprio ufficio per chiedere il rispetto della legge da parte di tutti i manifestanti, trasparenza degli ordini, in particolare quelli della “carica” con registrazione degli stessi nonché l’utilizzo delle micro-telecamere, garanzie nell’esercizio delle loro funzioni considerando l’attività di intervento per fronteggiare le violazioni dell’Ordine Pubblico come causa di giustificazione; tutela legale e sanitaria da parte dello Stato.
Si tratta di problematiche che riguardano tutte le forze di Polizia che si trovano costrette a fronteggiare atti di teppismo e di violenza da parte di quanti violano le regole della civile convivenza e le norme di legge, travalicando il proprio diritto a manifestare, coinvolgendo appartenenti alle forze dell’ordine in episodi che generano polemiche e ampi dibattiti in merito al loro operato ed eventuali responsabilità.
La trasparenza e la registrazione degli ordini, in particolare quelli della “carica”, nonché l’utilizzo delle micro-telecamere, rappresentano un valido strumento per l’accertamento delle responsabilità nell’espletamento di servizi di ordine pubblico e permetterebbero di individuare gli autori di reati commessi durante le manifestazioni di protesta. Richieste e soluzioni che riteniamo legittime e alle quali lo Stato avrebbe già dovuto pervenire senza che fosse necessaria una manifestazione di protesta.
“I cittadini italiani che manifestano – sostengono i vertici di un sindacato di Polizia – devono essere tutelati da altri cittadini italiani in divisa, nel reciproco rispetto di diritti e obblighi.Cosa c’è dietro all’inerzia della politica, del Governo, in particolare del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia?”
Una domanda che come testata giornalistica ci poniamo anche noi, visto che la maggior parte degli organi di stampa sembra stiano artatamente ignorando la manifestazione e le richieste avanzate dagli operatori di Polizia.