Ho sempre sostenuto che negli ultimi dieci anni il mondo della conservazione della natura italiano è stato in buona parte nelle mani di affaristi e incapaci che hanno gestito senza il giusto rispetto delle regole sia le risorse economiche sia le attività socio-culturali. Un ministero dell’ambiente burocratico e assente, associazioni ambientaliste e di rappresentanza in perenne conflitto d’interesse, molti direttori e presidenti di parchi di rara incompetenza, risorse insufficienti e mancata applicazione delle norme hanno di fatto generato la totale paralisi di un settore primario per il nostro paese qual è quello dei parchi e delle aree protette.
Grazie a due avvenimenti accaduti nelle ultime ore, credo si sia finalmente arrivati al capolinea, adesso nessuno potrà più far finta di niente.
L’arresto di Corrado Clini.
Prima di essere ministro dell’ambiente Corrado Clini è stato per decenni il più potente direttore generale del ministero dell’ambiente, un grande burocrate di Stato. Non so se Clini sia o no colpevole: bisognerà per questo ancora attendere i lunghi iter giudiziari. La mia è una domanda diversa: che bisogno ha un direttore generale di un ministero italiano di avere conti in Svizzera? Per depositare il suo stipendio non basta un conto italiano?
Molti sono rimasti meravigliati dal fatto che il nostro ministero dell’ambiente finanzia per decine di milioni di euro attività in Iraq. Se solo sapessero i fiumi di denaro che scorrono attraverso questo dicastero per i rifiuti, per il disinquinamento, per il dissesto idrogeologico, per le “rinnovabili” e tanto altro ….. forse si capirebbe il vero motivo della rovina dell’Italia.
I risultati elettorali – questione politica
La tutela dell’ambiente in Italia si identifica soprattutto con una mega associazione ambientalista, Legambiente, Alle attuali elezioni europee si è presentato un partito, Green- Italia, che è in pratica emanazione diretta di Legambiente, del mondo delle rinnovabili e dei verdi italiani. Tutti dentro, ex senatori, ex deputati, ex presidenti e direttori generali di Legambiente , presidenti di parchi,imprenditori, alcuni capi storici dell’ambientalismo italiano., Green Italia ha avuto un risultato elettorale dello 0.9% cioè quasi il nulla assoluto.
Gente che ha giudicato per anni tutto e tutti e che grazie al “porcellum” e alla politica è stata in parlamento anche per due legislature di seguito oggi si ritrova seicento preferenze in una intera circoscrizione . Il Re è nudo, la pacchia è finita !, il popolo sovrano ha emanato un verdetto inappellabile. Tutti a casa, subito.
E’ finalmente ora di dare spazio ai giovani , quelli che hanno titoli e capacità e non hanno santi in paradiso e che fino ad oggi sono stati a guardare l’indegno spettacolo delle clientele e delle lobby.
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risultati elettorali- questione morale
Le elezioni europee hanno avuto anche un altro grandissimo merito , quello di non permettere più a condannati o personaggi gravemente inquisiti di rivestire rilevanti ruoli politici. Anche questo per scelta degli elettori, della gente comune.
Il caso di Franco Bonanini già presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, in Liguria, ne è un esempio clamoroso. Nel 2009 prima candidatura alle europee con il PD, 40.000 preferenze, attuale candidatura con Forza Italia da europarlamentare uscente e dopo una pesante vicenda giudiziaria che lo vede sotto processo indiziato per vari reati, 3.691preferenze……
La questione morale è una cosa che, nel mondo dei parchi, molto spesso rasenta il ridicolo. un esempio per tutti.
Durante la campagna elettorale il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ha visitato l’area marina protetta di Torre Guaceto (Carovigno-Brindisi) di cui è presidente la giornalista televisiva Mariella Milani. Il Ministro nell’intervento di rito dichiara con grande enfasi: (riportato testualmente da tutti gli organi di stampa), «abbiamo un decreto legge sugli “ecoreati” in discussione. Credo che il Parlamento si debba impegnare per approvare quella norma nel più breve tempo possibile, perché il reato ambientale è un reato grave. La gente lo deve sapere e deve essere sanzionato come un reato grave».
Il ministro Galletti sa che proprio la Presidente del Consorzio di Torre Guaceto di cui era ospite e a cui parlava è stata condannata in via definitiva a una pena detentiva per abusivismo edilizio……e che sulla questione pende ancora un interrogazione parlamentare che attende dopo quasi un anno una risposta del ……Ministro dell’Ambiente…….
Elio lanzillotti