La disoccupazione totale a livello provinciale è 19,3% a Ragusa, la migliore, 19,4% a Catania, 20,7% a Palermo e 24,8% a Enna, la peggiore. I dirigenti presenti in queste province sono meno dello 0,5% ogni cento dipendenti. Manageritalia Palermo, che sabato tiene l’Assemblea annuale in città, punta il faro su alta disoccupazione e scarsa managerialità, che sono inversamente correlate. Per uscirne dobbiamo creare le condizioni per attrarre investimenti e riposizionare i business e crearne di nuovi dove c’è maggiore valore aggiunto e crescita futura. L’Assemblea avrà anche il compito di eleggere un nuovo consiglio direttivo e sucessivamente il nuovo presidente.
sabato 24 maggio, ore 10,00 – Castello Utveggio – Via Castello Utveggio – Monte Pellegrino – PA
Palermo, giovedì 22 maggio 2014. <<Il 2013 – dice Paolo Gobbetti, presidente uscente di Manageritalia Palermo in vista dell’Assemblea elettiva che si terrà sabato 24 maggio a Castello Utveggio – si è chiuso con una disoccupazione totale del 19,3% a Ragusa, la migliore (al 90° posto a livello provinciale in Italia), 19,4% Catania (91°), 20,7% Palermo (95°), 21,1 Agrigento (96°), 21,6% Siracusa (99°), 21,9% Messina (100°), 22,5% Trapani (104°), 23,5% Caltanissetta (106°), 24,8% a Enna (107°) e del’21% in Sicilia (18° posto nella classifica regionale). Pensando che la disoccupazione media nazionale è del 12,2%, siamo messi malissimo e c’è tanto da fare. Manageritalia elabora da anni, con AstraRicerche, questa classifica della disoccupazione per spingere tutti ad affrontare il problema e individuare valide soluzioni. Nell’Assemblea, oltre a parlare del bilancio delle attività, parleremo anche di questo. Perché i manager hanno un ruolo e una responsabilità non da poco in tema di crescita e occupazione e perché noi stessi ne siamo colpiti come tutti. L’Assemblea che vede il presidente Gobetti dimissionario, sarà anche chiamata a eleggere il nuovo consiglio direttivo e poi il nuovo presidente>>.
I dati sui manager ci dicono che negli ultimi anni, dal 2008 al 2012, in Sicilia, dove la managerialità è già scarsissima, le cose sono fortemente peggiorate. I dirigenti sono diminuiti del 5,9%% (-2,5% a livello nazionale), mentre i quadri sono aumentatati del 23,1% (+10%). Male perché il nostro tessuto economico è già povero di dirigenti (1.511 in totale, 0,27 dirigenti ogni cento lavoratori dipendenti) e non particolarmente ricco di quadri (10.858). Le cose vanno male in tutte le province, anche a Palermo che conta 623 dirigenti (0,4% dei dipendenti), quasi la metà della regione, e 3.879 quadri. A dimostrazione della correlazione che corre tra aziende e economia a trazione manageriale e occupazione. In ogni caso la disoccupazione colpisce duro anche i manager, tant’è che i dirigenti disoccupati sono in Italia e Sicilia sono tantissimi: 12.500 quelli licenziati in Italia nel 2013, di cui 160 in Sicilia e 65 a Palermo.
<<Il vero problema della regione e di Palermo e tutte le province – continua Gobbetti – è che, salvo rare eccezioni, nelle tantissime aziende medie e piccole abbiamo una gestione delle imprese affidata quasi unicamente all’imprenditore e ai suoi familiari. Basti pensare che in Italia e Sicilia abbiamo un’ampia presenza di imprese familiari (l’80% circa come nelle principali realtà europee) che, a differenza degli altri paesi (35% Spagna, 28 in Germania, 26% in Francia e 10% in UK), hanno nel 66% dei casi management solo familiare. E da noi, in Sicilia, i numeri sono ancora più alti. In questi casi, il dirigente esterno non ha quasi mai spazio, mentre ce ne può essere per i quadri, cresciuti in azienda o presi da fuori, ma con ruoli poco direzionali. Certo ci sono anche situazioni dove un manager, un ex dirigente e/o quadro, magari c’è, come consulente o simile, ma anche qui senza deleghe e poteri e, quindi, di fatto senza la possibilità di incidere>>.
<<Quindi, non è un caso – conclude Gobbetti – se in Sicilia abbiamo 0,27 dirigenti ogni cento dipendenti (1% a livello nazionale) e anche a Palermo, che ha quasi la metà dei dirigenti della regione (623 su 1.511), il rapporto dirigenti dipendenti è allo 0,41%, molto inferiore a quello di Milano (2,5%) e di altri grandi città del nord e centro. Ancora peggio stanno poi Siracusa (0,35%), Caltanissetta (0,29%), Catania (0,27%), Agrigento (0,18%), Messina (0,17%), Trapani (0,1) e Enna (0,06%). È da qui che dobbiamo ripartire, creare un ecosistema capace di attirare investimenti e innovazione e dargli l’indispensabile supporto in termini di gestione manageriale, valorizzazione delle persone per un lavoro più produttivo>>.