Brigida Pullara, educatrice agrigentina, interviene su un esposto presentato dalla giornalista svedese Marie Jeanne Atanasia, contro alcuni assistenti sociali svedesi. Il caso denunciato riguarda alcune foto che sono state pubblicate da questi assistenti sociali svedesi nel loro profilo Facebook, poco consone a chi svolge questa delicatissima attività istituzionale.
L’insegnante agrigentina in merito al ruolo ed alla attività dell’educatore ha dichiarato: “Un educatore che lavori con minori o giovani ha una grandissima responsabilità nel proprio agire educativo perché la sua attività di cura e di sostegno produce degli effetti all’interno della relazione educativa. In particolare, l’educazione sociale che sostiene l’integrazione all’interno delle comunità nel suo lavoro socio educativo ha lo scopo di aiutare i singoli individui affinché si integrino e si riducano i rischi dell’emarginazione. Nell’educazione sociale l’azione educativa condiziona tantissimo l’ evoluzione e la vita dell’altro, poiché ci si basa su decisioni professionali che produrranno degli effetti sull’altro. Questo è il motivo per cui la professione deve essere ed è basata anche su una serie di valori etici. Visionare queste foto diffuse su Internet e pubblicate da operatori che lavorano sul sociale mi ha quantomeno inquietato. Dal mio punto di vista le foto appaiono quantomeno inappropriate e dissonanti rispetto agli obiettivi e ai contenuti dell’educazione sociale che implicano una coscienza etica ed una moralità professionale perché si interviene sulle condizioni di vita delle altre persone. Proprio per questo, l’educatore sociale deve essere consapevole dell’importanza di rispettare la personalità di un’altra persona, nonché la sua sensibilità.”